"Gamines" è un termine d'origine francese, adottato anche oltremanica, che potrebbe essere tradotto in italiano con Birichine. Le Gamines abbondano nella letteratura e nel cinema: l'archetipo resta l'impareggiabile Hepburn mentre, tra le più recenti, vanno di certo ricordate la Tautou e la Watson. Ma Gamines è anche - e sopratutto! - il nome scelto dalla giovane freelance Marta Comini (1985) per le protagoniste delle sue illustrazioni dedicate al mondo della moda.

Eleganti e sorridenti, allegre e scherzose, sempre un po' maliziose, The Gamines sono delle signorine, alquanto sbarazzine, che sbarcheranno il prossimo 6 Giugno a Milano per la prima mostra a loro interamente dedicata. Seducenti e allo stesso tempo anche molto semplici e affabili, The Gamines non sono mai posh, o eccessivamente glamourose. Sono capaci di adattarsi, sempre con classe e savoir-faire, a qualsiasi situazione: si trovano infatti perfettamente a loro agio tanto sul green di un campo da golf quando in escursione tra i vigneti di Valdobbiadene.

Matite e fantasia, acquerelli e illusione, pc e auto-ironia sono gli strumenti usati da Marta per ricreare un mondo che è ormai un must su riviste patinate come Vogue. Uno stile “in punta di piedi”, di certo debitrice dell'esperienza di una grande maestra come Maddalena Sisto che ha saputo rileggere, in chiave leggera e divertente, il cosiddetto fashion-system. The Gamines vivono di capi di abbigliamento firmati da grandi stilisti o da designer emergenti, di dettagli vintage scovati nei flea-markets internazionali e di tacchi da capogiro, che Marta ritrae alla perfezione a partire proprio dal suo blog "A pair of shoes a day".