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The Last Picture Show. Ghostrack
Nella prossima primavera la NOTgallery che è stata conosciuta fino ad ora non ci sarà più: ha scelto di evolvere. L’ultima proposta espositiva del “vecchio ciclo” sarà un vero e proprio spettacolo, un evento che anticiperà la funzione del futuro della NONgalleria…
Comunicato stampa
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Ebbene si, dopo 5 anni, la ricerca di NOTgallery chiude i battenti.
Nella prossima primavera la NOTgallery che è stata conosciuta fino ad ora non ci sarà più: ha scelto di evolvere.
NOTgallery resterà il nome dello spazio fisico, ma questo ospiterà un progetto che sarà presto annunciato al pubblico. Il compito che si è data NOTgallery è stato quello di interrogarsi se avesse ancora senso l'esistenza di una galleria d'arte ai giorni nostri: un luogo che ha ereditato il proprio ruolo sociale e culturale dal passato, da quegli antichi salotti borghesi, dove artisti, intellettuali e scienziati incontravano ricchi mecenati e collezionisti che ne avrebbero potuto finanziare la ricerca, dai quali però l'arte visiva è stata per così dire "estrapolata" ed è diventata un prodotto di mercato - colto, raffinato, spesso unico, ma sempre un prodotto, il cui valore di mercato non combacia con la sua importanza storica.
Col nostro lavoro, ci siamo resi conto che attraverso la sviluppo tecnologico e la comunicazione in rete è possibile entrare in contatto con forme di ricerca mai prima immaginate, per le quali la fisicità dell'opera d'arte, il suo possesso, ed il suo valore materiale sono concetti che vanno assolutamente ripensati e proposti in modo diverso.
Fino a che si è interrogata su cosa sarebbe potuta diventare una galleria d'arte, in un epoca globalizzata dal rapido sviluppo tecnologico, lo spazio non ha potuto che chiamarsi NOTgallery: una modaltà di ricerca che, a partire dal ruolo che hanno assunto le gallerie d'arte, ha cercato di superarlo, andare oltre, senza però essere in grado ancora di poter affermare che cosa una galleria sarebbe potuta diventare (di qui l'uso semplice della negazione NOT).
Ora che questa ricerca si è conclusa e che NOTgallery è finalmente in grado di dare una concreta proposta su un possibile sviluppo dell'arte in futuro, la negazione non serve più, ma...
Come ultima proposta espositiva del "vecchio ciclo" abbiamo preparato al pubblico una sorpresa: un vero e proprio spettacolo, un evento pensato specificamente per lo spazio della NON galleria, anticipando quella che sarà la sua funzione del futuro, non più luogo espositivo ma luogo abitativo per l'arte. L' evento, dal titolo GHOSTRACK ha come protagonista Cosmesi (Eva Geatti e Nicola Toffolini).
Cosmesi si costituisce come gruppo di ricerca nel 2001. Eva Geatti si forma come performer lavorando con compagnie teatrali già affermate nella ricerca, come Motus, Teatrino Clandestino e Masque Teatro. Nicola Toffolini indaga diversi aspetti dell’arte, allestisce esposizioni personali e collettive e contamina la ricerca teatrale con le competenze acquisite negli ambiti del design o del disegno. Nel 2003 Cosmesi presenta il suo primo lavoro, Avvisaglie di un cedimento strutturale. Seguono negli anni successivi opere diverse, studi, site specific, performance e nuovi progetti teatrali, come Bionda I interno 5, Prove di condizionamento per il Premio Scenario, Mi spengo in assenza di mezzi, anch'esso ospitato a Udine per Teatro Contatto nel 2007, spettacolo immerso nel buio in forma di contestazione contro il disinteresse delle Istituzioni verso il teatro contemporaneo. Fra le ultime performance Cumulonembi alla mia porta, mentre nel 2008 Cosmesi presenta a Santarcangelo e a Mittelfest Lo sfarzo nella tempesta, dove la compagnia declina in forma sicura e personale il suo rapporto con lo spazio scenico autonomo creato, le macchine, l’uso del suono che disegna paesaggi acustici, l’azione di due performer. Nella primavera 2009 Cosmesi ha iniziato una residenza creativa a Udine allo Spazio Teatro Capannone ospite del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, che da quest’anno e fino al 2011 affianca questa compagnia emergente nel suo percorso produttivo, a partire da Periodonero, di cui il CSS è co-produttore assieme a Centrale Fies, promotrice del Festival Drodesera, dove lo spettacolo ha debuttato in prima assoluta .
GHOSTRACK
le cose spaventose sono così perché hanno noi come protagonisti.
giocare su un'intuizione, una blanda sensazione, un vago sentire e sapere che dietro ogni cosa c'è solo mostruosità.
tenere ben presente il lato oscuro della medaglia e avere attenzione per le cose brutte che stanno dietro ogni angolo della porta, sotto i tappeti e dentro i cassetti….dappertutto.
il nero assorbe per eccellenza
il nero ingloba senza compromessi
il nero esclude il resto
il nero porta con sè una miriade di accezioni negative.
è così semplice: brutto terrore paura puzza male fastidio squallore buio errore merda fallimento orrore morte tenebre pochezza freddo ignoranza costrizione cupezza malattia degrado veleno falsità sporco schifo putrefazione dolore volgarità
è o no un tempo nero questo?
e non ci serve molto per accorgerci di come un umore sia un colore.
noi viviamo (ed anche questo è tutto da vedere) un momento. e allora bisognerebbe finirla di pensarsi grandi e accorgersi semplicemente, in un attimo, che il mondo e il brutto ci hanno già dimenticati.
così, proprio adesso, ci interessa sporcarci le mani. e probabilmente la cosa più bella è farlo e non dirlo.
Nella prossima primavera la NOTgallery che è stata conosciuta fino ad ora non ci sarà più: ha scelto di evolvere.
NOTgallery resterà il nome dello spazio fisico, ma questo ospiterà un progetto che sarà presto annunciato al pubblico. Il compito che si è data NOTgallery è stato quello di interrogarsi se avesse ancora senso l'esistenza di una galleria d'arte ai giorni nostri: un luogo che ha ereditato il proprio ruolo sociale e culturale dal passato, da quegli antichi salotti borghesi, dove artisti, intellettuali e scienziati incontravano ricchi mecenati e collezionisti che ne avrebbero potuto finanziare la ricerca, dai quali però l'arte visiva è stata per così dire "estrapolata" ed è diventata un prodotto di mercato - colto, raffinato, spesso unico, ma sempre un prodotto, il cui valore di mercato non combacia con la sua importanza storica.
Col nostro lavoro, ci siamo resi conto che attraverso la sviluppo tecnologico e la comunicazione in rete è possibile entrare in contatto con forme di ricerca mai prima immaginate, per le quali la fisicità dell'opera d'arte, il suo possesso, ed il suo valore materiale sono concetti che vanno assolutamente ripensati e proposti in modo diverso.
Fino a che si è interrogata su cosa sarebbe potuta diventare una galleria d'arte, in un epoca globalizzata dal rapido sviluppo tecnologico, lo spazio non ha potuto che chiamarsi NOTgallery: una modaltà di ricerca che, a partire dal ruolo che hanno assunto le gallerie d'arte, ha cercato di superarlo, andare oltre, senza però essere in grado ancora di poter affermare che cosa una galleria sarebbe potuta diventare (di qui l'uso semplice della negazione NOT).
Ora che questa ricerca si è conclusa e che NOTgallery è finalmente in grado di dare una concreta proposta su un possibile sviluppo dell'arte in futuro, la negazione non serve più, ma...
Come ultima proposta espositiva del "vecchio ciclo" abbiamo preparato al pubblico una sorpresa: un vero e proprio spettacolo, un evento pensato specificamente per lo spazio della NON galleria, anticipando quella che sarà la sua funzione del futuro, non più luogo espositivo ma luogo abitativo per l'arte. L' evento, dal titolo GHOSTRACK ha come protagonista Cosmesi (Eva Geatti e Nicola Toffolini).
Cosmesi si costituisce come gruppo di ricerca nel 2001. Eva Geatti si forma come performer lavorando con compagnie teatrali già affermate nella ricerca, come Motus, Teatrino Clandestino e Masque Teatro. Nicola Toffolini indaga diversi aspetti dell’arte, allestisce esposizioni personali e collettive e contamina la ricerca teatrale con le competenze acquisite negli ambiti del design o del disegno. Nel 2003 Cosmesi presenta il suo primo lavoro, Avvisaglie di un cedimento strutturale. Seguono negli anni successivi opere diverse, studi, site specific, performance e nuovi progetti teatrali, come Bionda I interno 5, Prove di condizionamento per il Premio Scenario, Mi spengo in assenza di mezzi, anch'esso ospitato a Udine per Teatro Contatto nel 2007, spettacolo immerso nel buio in forma di contestazione contro il disinteresse delle Istituzioni verso il teatro contemporaneo. Fra le ultime performance Cumulonembi alla mia porta, mentre nel 2008 Cosmesi presenta a Santarcangelo e a Mittelfest Lo sfarzo nella tempesta, dove la compagnia declina in forma sicura e personale il suo rapporto con lo spazio scenico autonomo creato, le macchine, l’uso del suono che disegna paesaggi acustici, l’azione di due performer. Nella primavera 2009 Cosmesi ha iniziato una residenza creativa a Udine allo Spazio Teatro Capannone ospite del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, che da quest’anno e fino al 2011 affianca questa compagnia emergente nel suo percorso produttivo, a partire da Periodonero, di cui il CSS è co-produttore assieme a Centrale Fies, promotrice del Festival Drodesera, dove lo spettacolo ha debuttato in prima assoluta .
GHOSTRACK
le cose spaventose sono così perché hanno noi come protagonisti.
giocare su un'intuizione, una blanda sensazione, un vago sentire e sapere che dietro ogni cosa c'è solo mostruosità.
tenere ben presente il lato oscuro della medaglia e avere attenzione per le cose brutte che stanno dietro ogni angolo della porta, sotto i tappeti e dentro i cassetti….dappertutto.
il nero assorbe per eccellenza
il nero ingloba senza compromessi
il nero esclude il resto
il nero porta con sè una miriade di accezioni negative.
è così semplice: brutto terrore paura puzza male fastidio squallore buio errore merda fallimento orrore morte tenebre pochezza freddo ignoranza costrizione cupezza malattia degrado veleno falsità sporco schifo putrefazione dolore volgarità
è o no un tempo nero questo?
e non ci serve molto per accorgerci di come un umore sia un colore.
noi viviamo (ed anche questo è tutto da vedere) un momento. e allora bisognerebbe finirla di pensarsi grandi e accorgersi semplicemente, in un attimo, che il mondo e il brutto ci hanno già dimenticati.
così, proprio adesso, ci interessa sporcarci le mani. e probabilmente la cosa più bella è farlo e non dirlo.
19
marzo 2010
The Last Picture Show. Ghostrack
Dal 19 marzo al 16 maggio 2010
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
LITHIUM
Napoli, Piazza Trieste E Trento, 48, (Napoli)
Napoli, Piazza Trieste E Trento, 48, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 16 alle 20
Vernissage
19 Marzo 2010, ore 19.30
Autore