microgallery inaugura la stagione 2007/08 nella veste di microcinema, con la proiezione di The Molting Time, primo capitolo di una serie di documentari dedicati al mondo della falconeria, ritratto iperreale dell'ABU DHABI FALCON HOSPITAL, in cui la dottoressa Muller ci apre le porte della sala operatoria dell'ospedale per rapaci più avanzato al mondo, mostrandoci le tecniche anestesiologiche e di endoscopia (ma anche di pedicure) dedicate a questi coccolati predatori domestici.
Il film, della durata di 20 minuti, verrà proiettato più volte nel corso della serata, accompagnato da installazioni multimediali ad opera di N!03 caratterizzate dalla presenza di rapaci reali (!) e virtuali. Come di consueto, non mancheranno gadgets e rinfreschi.

abstract del documentario

prima che il petrolio cambiasse radicalmente faccia alla penisola arabica, prima
che ad Abu Dhabi costruissero una pista da sci indoors e che i ventenni emirati
passassero i pomeriggi a fare le impennate con il SUV, prima di tutto questo, i
beduini vivevano una vita nomade e poverissima. Le risorse principali erano datteri e pastorizia e la dieta, si capisce, era piuttosto misera e monotona. La falconeria era il modo migliore di procurarsi un po' di selvaggina. Nessuna specie di falco vive nella penisola durante il periodo più caldo ma alcune popolazioni di rapaci dell'asia centrale usano svernarvi, un po' come quei ricchi pensionati occidentali che si sono fatti la villa sulle isole artificiali di Dubai. I falchi venivano catturati in autunno, addestrati per la caccia e liberati in primavera quando riprendevano la migrazione.
Ma tutto questo era prima. La falconeria araba oggi non è più una forma di caccia di sussistenza ma lo sport preferito dagli sceicchi. I falchi non sono più catturati in autunno ma provengono da allevamenti dove vengono selezionati per ottenere ibridi più resistenti ed efficaci. Costano molto e non vengono ovviamente liberati a fine stagione. Il problema è che questi animali sopportano male il caldo estivo e si ammalano facilmente, soprattutto quando si tratta di girfalchi provenienti dalle zone artiche. Così, hanno costruito enormi voliere climatizzate e sofisticate cliniche veterinarie.