The Neighbours è un'installazione multimediale interattiva che porta alla luce le memorie taciute e sbiadite dei sopravvissuti alla violenza politica durante l'era comunista in Bulgaria. Il progetto è stato creato da Krasimira Butseva, Lilia Topouzova e Julian Chehirian ed è il risultato di 20 anni di ricerca storica e artistica. Vasil Vladimirov è il curatore del progetto nell'ambito della partecipazione ufficiale della Bulgaria alla 60a Biennale di Venezia.

L'installazione ricrea parzialmente le case dei sopravvissuti in cui si sono svolti gli incontri e le conversazioni con loro. All'interno di questi spazi privati sono esposti frammenti di interviste di storia orale condotte dagli artisti, registrazioni sul campo e video provenienti da due ex siti del campo, Lovech e Belene.

Queste indagini etnografiche e storiche tracciano sia l'esperienza vissuta della violenza sia le profonde cicatrici lasciate dagli arresti e dalla prigionia. Il progetto presenta le conseguenze del deliberato silenzio di decenni di violenza di Stato e dell'assenza di memoria nella coscienza pubblica contemporanea. Costituisce uno spazio in cui testimoniare le persone etichettate come straniere all'interno dei confini della Bulgaria, in risposta all'invito di Adriano Pedrosa ad analizzare il tema degli "Stranieri ovunque".