Viviamo nel 2013.
Siamo Artisti e, da parecchi anni, ci muoviamo all'interno del Sistema dell'Arte Contemporanea.
Abbiamo imparato a dipingere , disegnare, raccontare e creare,
progettare, costruire e scolpire utilizzando svariate tecniche e materiali
abbiamo imparato ad allestire mostre, parlare in pubblico, scrivere e spiegare il nostro lavoro.
Alcuni di noi hanno addirittura imparato a illustrare il lavoro degli altri,
o a costruire strategie di marketing per meglio comunicare quel che hanno da dire.
Da un po' di tempo, abbiamo iniziato ad incontrarci per parlare e disegnare insieme
(viviamo e lavoriamo tutti a Torino).
Siamo diventati amici oltre che colleghi , siamo tutti diversi ma ci stimiamo a vicenda.
Abbiamo imparato a comunicare fra noi e a scambiarci informazioni,
in barba al “dividi et impera” impostato dal Sistema che, se ci rende rivali e nemici,
ci puo' facilmente controllare e incatenare col pretesto delle “ rigide questioni di mercato” .
Per questo motivo e cioe' per essere LIBERI
abbiamo anche imparato a vendere i nostri lavori, senza il bisogno indispensabile
di intermediari spesso avidi e speculatori, ma senza pregiudizio alcuno verso gallerie
e mercanti d'Arte che lavorano ancora bene.
Certo e' che il Sistema , tranne in rari casi, non ci piace piu', ammesso che ci sia mai piaciuto.
La nostra opera intellettuale , mal amministrata dalla maggior parte delle gallerie,
tende ad allontanarsi dal pubblico , dalla gente, dalla vita reale, ma anche dalla fantasia,
dallla passione , dal divertimento, dalle vere motivazioni che ci hanno spinto a creare.
La nostra opera viene per lo piu' considerata un bell'oggetto da comprare o da vendere.
Risulta totalmente distaccata dal suo significato, dal suo stesso motivo d'essere.

L'Arte e' nostra, poiche' e' una nostra creazione.

non abbiamo bisogno di qualcuno che amministri per forza il nostro lavoro
non abbiamo bisogno di qualcuno che spieghi male o in modo incomprensibile il nostro lavoro
non abbiamo bisogno di qualcuno che speculi a suo piacimento sul nostro lavoro...
...piuttosto di qualcuno che movimenti , promuova e diffonda il nostro pensiero (se gli piace),
qualcuno che sia un vero Intellettuale, un vero Gallerista, un vero Critico, un vero Curatore,
un vero Mercante d'Arte.
non vogliamo avere bisogno di gossip, parties, relazioni mafiose, conoscenze importanti e ,
per concludere, non abbiamo bisogno di quattro pareti per appendere i nostri quadri ,
perche' di pareti ne troviamo quante ne vogliamo.
Per dimostrarvelo ,
non vi proponiamo una piccola mostra in un classico negozietto di citta' definito Galleria,
ma una grande mostra nel Palazzo Arduino di Cuorgne'.
provare per credere.