The Others 2017 aprirà le porte la sera di giovedì 2 novembre, dando inizio alla sua settima edizione. Caratterizzata da un format innovativo – utilizzo di sedi non convenzionali, orari di apertura serali, un programma di eventi trasversali – è una piattaforma espositiva unica nel suo genere: una fiera e un progetto curatoriale, un punto di incontro fra mercato e innovazione culturale. Lo scorso anno The Others ha cambiato casa e si è spostata nell'ex ospedale Regina Maria Adelaide, un edificio tardo ottocentesco situato sulla "rive gauche" della Dora, a 5 minuti a piedi da Piazza Castello. Il cambio di sede è coinciso con un cambio del comitato curatoriale - attualmente composto da Bruno Barsanti, Ludovica Capobianco e Greta Scarpa - nonché con il rafforzamento di un'attitudine alla ricerca e alla sperimentazione che può essere identificata sempre di più come il tratto distintivo di The Others.
Oltre 45 realtà italiane e internazionali daranno vita alla nuova edizione della fiera; tra le novità più grandi di quest'anno c'è l'apertura al pubblico del primo piano del Maria Adelaide e la creazione di una nuova sezione - Specific - che accoglie 16 interventi site e context specific presentati da altrettanti espositori che hanno accolto l'invito del comitato ad entrare in dialogo con la parte più nascosta e peculiare della sede. Gallerie, spazi indipendenti, piattaforme di ricerca e sostegno ai giovani artisti, collettivi curatoriali, hanno realizzato progetti in ambienti fortemente connotati per il loro utilizzo passato: sale operatorie, ambulatori, sale d'attesa, sale accettazione, aule d'insegnamento, stanze per la preparazione e il confezionamento del cibo, etc.
Nelle altre stanze, disseminate tra i due piani dell'edificio, le gallerie e gli spazi della sezione Main presentano progetti espositivi, con un massimo di 3 artisti ciascuno, non necessariamente legati al contesto della sede; una serie di Special Projects, ideati dagli espositori appositamente per The Others completano l'offerta artistica.
Altra grande novità di quest'anno è l'area dedicata a "The Performance Bar", un collettivo olandese di artisti che si esibirà non-stop per i 4 giorni della fiera, trasformando quello che a prima vista potrebbe sembrare un normalissimo bar in un palcoscenico per happenings e performance tra il grottesco e l'assurdo; ma il programma di TheOtherStage è ancora più sorprendente e include anche performances artistiche, di danza, teatro e musica.
Quattro giovani chef d'eccezione che si alternano nel ristorante gourmet ricavato nella ex-mensa e una scelta di street food di qualità, affiancano l'offerta artistica.