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Thierry Geoffroy/Colonel – Emergency Room Napoli
Le linee di ricerca tracciate dalla mostra My Space. Cosa vuol dire ‘pubblico?’, si completano con il coinvolgimento dell’artista franco-danese Thierry Geoffroy, conosciuto anche con il nome Colonel, che aprirà al Pan il progetto Emergency Room Napoli.
Comunicato stampa
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Le linee di ricerca tracciate dalla mostra My Space. Cosa vuol dire ‘pubblico?’ si completano con il coinvolgimento dell’artista franco-danese Thierry Geoffroy, conosciuto anche con il nome Colonel, che dal prossimo 13 marzo, aprirà al PAN il progetto Emergency Room Napoli.
L’idea del “format” Emergency Room - già presentato al P.S.1 di New York nel 2007, e poi ancora a Berlino, Atene, Toronto, Parigi - trova origine dalla constatazione dell’artista che la società contemporanea è dominata da un costante stato di ”emergenza”: agli artisti, dunque, da sempre “termometri” delle trasformazioni della realtà e interpreti delle sue inquietudini, alla maniera di un giornalista che svolge un'inchiesta, Geoffroy affida il compito di scansionare tale condizione attraverso la realizzazione di una stanza, Emergency Room, appunto, una piattaforma che coinvolge artisti italiani e internazionali, invitati a riflettere su notizie d’attualità, e a presentare giornalmente opere prodotte ad hoc nelle 24 ore precedenti.
Tra gli artisti che fino adesso hanno aderito al progetto ci sono: Andrea Nacciarriti, Anja Puntari, Anna Fusco, Anna Maria Pugliese, Baptiste Debombourg, Celesta Bufano, Christian Costa, Ciro Vitale, Corrado Folinea, Daniela Politelli, Danilo Correale, David Marin, Diego Valentino, Dionisis Christofilogiannis, Domenico Antonio Mancini, Eugenio Tibaldi, Federico Maddalozzo, Giulia Piscitelli, Giulio Delvé, Guillaume Dimanche, Helidon Gjergji, IABO, Mara M, Marco Zezza, Maria Adele Del Vecchio, Maurizio Savini, Marinella Senatore, Melina Peña, Melita Rotondo, Peter Lind, Peter Ravn, Pietro Ruffo, Raffaella Crispino, Raffaela Mariniello, Roberto Paci Dalò, Rosaria Iazzetta, Rosy Rox, Roxy in the Box, Salvatore Manzi, Siw Amina Bech, Sophie Hjerl, Stanislao Di Giugno, Susanne Schuricht, Valentina Miorandi, Vincenzo Rusciano, Walter Picardi.
Nel sistema dell’arte contemporanea, un artista, solitamente, attende anni, prima di esporre all’interno di istituzioni d'arte, trovare i finanziamenti, sedi e collaboratori. Attraverso il dispositivo di Emergency Room, gli artisti possono invece operare quotidianamente, interagendo con il pubblico e i mezzi di comunicazione di massa, condividendo domande e tensioni, ma anche risposte e nuove idee.
Dal 13 marzo al 20 aprile lo scenario di Emergency Room cambierà quotidianamente: alle 12.30 in punto, dal mercoledì al lunedì, gli artisti che di volta in volta si succederanno nella partecipazione al progetto porteranno i lavori realizzati nelle 24 ore precedenti. Le opere, pubblicate in tempo reale sul sito internet dedicato (www.emergencyrooms/napoli), resteranno in esposizione fino alle 12.30 del giorno successivo per poi essere riposizionate in un secondo spazio denominato Delay Museum.
Emergency Room Napoli risponde così alle tre linee guida della mostra My Space. Cosa vuol dire ‘pubblico?: ovvero all’idea del museo come luogo pubblico, al ruolo dell'artista come figura pubblica, e ai mezzi di comunicazione telematica come nuovi spazi d'espressione per gli artisti.
Inoltre, il 12 marzo alle ore 17.00, Thierry Geoffroy invita tutti, artisti e non, a partecipare all’iniziativa Critical Run che da anni lo vede correre in diverse città del mondo (New York, Londra, Istanbul, Atene, Parigi, Siberia, Copenhagen). Una vera e propria corsa cittadina che si svolgerà all’interno della Villa Comunale di Napoli, con cui - come dice l’artista - sarà possibile allenare i muscoli della consapevolezza!
Il concept della Critical Run napoletana è: Is it dangerous to be critical in Naples
L’idea del “format” Emergency Room - già presentato al P.S.1 di New York nel 2007, e poi ancora a Berlino, Atene, Toronto, Parigi - trova origine dalla constatazione dell’artista che la società contemporanea è dominata da un costante stato di ”emergenza”: agli artisti, dunque, da sempre “termometri” delle trasformazioni della realtà e interpreti delle sue inquietudini, alla maniera di un giornalista che svolge un'inchiesta, Geoffroy affida il compito di scansionare tale condizione attraverso la realizzazione di una stanza, Emergency Room, appunto, una piattaforma che coinvolge artisti italiani e internazionali, invitati a riflettere su notizie d’attualità, e a presentare giornalmente opere prodotte ad hoc nelle 24 ore precedenti.
Tra gli artisti che fino adesso hanno aderito al progetto ci sono: Andrea Nacciarriti, Anja Puntari, Anna Fusco, Anna Maria Pugliese, Baptiste Debombourg, Celesta Bufano, Christian Costa, Ciro Vitale, Corrado Folinea, Daniela Politelli, Danilo Correale, David Marin, Diego Valentino, Dionisis Christofilogiannis, Domenico Antonio Mancini, Eugenio Tibaldi, Federico Maddalozzo, Giulia Piscitelli, Giulio Delvé, Guillaume Dimanche, Helidon Gjergji, IABO, Mara M, Marco Zezza, Maria Adele Del Vecchio, Maurizio Savini, Marinella Senatore, Melina Peña, Melita Rotondo, Peter Lind, Peter Ravn, Pietro Ruffo, Raffaella Crispino, Raffaela Mariniello, Roberto Paci Dalò, Rosaria Iazzetta, Rosy Rox, Roxy in the Box, Salvatore Manzi, Siw Amina Bech, Sophie Hjerl, Stanislao Di Giugno, Susanne Schuricht, Valentina Miorandi, Vincenzo Rusciano, Walter Picardi.
Nel sistema dell’arte contemporanea, un artista, solitamente, attende anni, prima di esporre all’interno di istituzioni d'arte, trovare i finanziamenti, sedi e collaboratori. Attraverso il dispositivo di Emergency Room, gli artisti possono invece operare quotidianamente, interagendo con il pubblico e i mezzi di comunicazione di massa, condividendo domande e tensioni, ma anche risposte e nuove idee.
Dal 13 marzo al 20 aprile lo scenario di Emergency Room cambierà quotidianamente: alle 12.30 in punto, dal mercoledì al lunedì, gli artisti che di volta in volta si succederanno nella partecipazione al progetto porteranno i lavori realizzati nelle 24 ore precedenti. Le opere, pubblicate in tempo reale sul sito internet dedicato (www.emergencyrooms/napoli), resteranno in esposizione fino alle 12.30 del giorno successivo per poi essere riposizionate in un secondo spazio denominato Delay Museum.
Emergency Room Napoli risponde così alle tre linee guida della mostra My Space. Cosa vuol dire ‘pubblico?: ovvero all’idea del museo come luogo pubblico, al ruolo dell'artista come figura pubblica, e ai mezzi di comunicazione telematica come nuovi spazi d'espressione per gli artisti.
Inoltre, il 12 marzo alle ore 17.00, Thierry Geoffroy invita tutti, artisti e non, a partecipare all’iniziativa Critical Run che da anni lo vede correre in diverse città del mondo (New York, Londra, Istanbul, Atene, Parigi, Siberia, Copenhagen). Una vera e propria corsa cittadina che si svolgerà all’interno della Villa Comunale di Napoli, con cui - come dice l’artista - sarà possibile allenare i muscoli della consapevolezza!
Il concept della Critical Run napoletana è: Is it dangerous to be critical in Naples
13
marzo 2009
Thierry Geoffroy/Colonel – Emergency Room Napoli
Dal 13 marzo al 20 aprile 2009
arte contemporanea
Location
PAN – PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI
Napoli, Via Dei Mille, 60, (Napoli)
Napoli, Via Dei Mille, 60, (Napoli)
Orario di apertura
feriali: 9.30 > 19.30 | festivi: 9.30 > 14.00 |chiuso il martedì
Vernissage
13 Marzo 2009, ore 19
Sito web
www.emergencyrooms.org/napoli
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