Giochi di colore, strane confusioni di materie, un flusso non percettibile a livello cosciente che palpita e sussulta sotto una superficie lucida e scintillante; sono i nostri stati d’animo altalenanti gli indiscussi protagonisti di ogni tela che diventa specchio incessante e variabile. I sentimenti e le emozioni con il loro fluttuare, comporsi e dissociarsi in un apparente confusione di chiari e scuri, lucidi e opachi, attraenti e repulsivi sembra vogliano uscire dalla tela e ognuno può sentirli nel proprio intimo.
La tecnica è mista composta da svariati materiali a volte ricoperti da una superficie liquida che sembra acqua, acqua che scorre perpetua e rimanda all’eracliteo panta rei, tutto scorre… eppure alla fine qualcosa resta!
Tele bagnate quindi non destinate ad essere consegnate ad una opaca staticità.
Valerio Trapasso
THULA nasce a Roma nel 1965, dove si laurea in lettere moderne. Nei primissimi anni ‘90 si trasferisce a Milano. Inizialmente costumista, lascia l’ambiente televisivo per dedicarsi completamente alla decorazione d’interni e poi passare per diverse esperienze tra cui designer di accessori in pelle. Recentemente ha dedicato il suo impegno, oltre alla famiglia, interamente alla ricerca pittorica, prima come ritrattista poi sempre più impegnata nella sperimentazione artistica in campo astratto confrontandosi con i più svariati materiali dai più semplici e poveri ai più innovativi e inediti, seguendo le linee di una pittura da lei definita “materica-interiore".