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Tiziana Contu – Le stanze del filo
L’artista sarda, esponente di spicco della fiber art italiana, presenta, nella sua prima personale romana, una selezione di opere della produzione degli ultimi anni.
La mostra verrà ospitata dalla Creative Room Art Gallery di Roma, in Via P. Cavallini, 27. Testo critico di Francesco Gallo Mazzeo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con la mostra “Le stanze del filo”, la home-gallery Interno17 affida l'apertura della stagione espositiva 2015 all'artista sarda Tiziana Contu.
Dopo l'anteprima tenutasi presso gli spazi espositivi della home gallery di Roma, dove è stato possibile ammirare alcuni lavori dell'artista attraverso visite private organizzate dal curatore, la mostra approda alla “Creative Room Art gallery” di Via P. Cavallini, 27 dove dal 5 al 15 marzo 2015 saranno esposte una selezione di opere fra le più significative dell'artista considerata oggi fra i maggiori esponenti italiani del movimento della fiber art.
Tiziana Contu si interessa da sempre agli aspetti creativi delle attività artigiane; approda negli anni allo studio della ceramica (approfondendo fra l’altro la lavorazione al tornio e la tecnica “raku”), della pittura decorativa su supporti tessili, della tessitura ai telai quadro, a tensione ed a otto licci (col maestro Paolo Marras), e della tessitura col telaio “ewe” (col maestro Luciano Ghersi, presso la Fondazione Lisio di Firenze, nel 2006).
Nel suo laboratorio di Cagliari crea delle opere a carattere anedottico nelle quali riesce a coniugare le esperienza maturate nel corso della sua formazione, unendo spesso tessitura e ceramica ad objets trouvèes e lavorando alla costante ricerca del potenziale evocativo di fili ingarbugliati e dipanati di cotone, di lino, seta, ed altri ancora di natura vegetale insieme con fili di rame e ferro. Opere che, partendo dalla ricerca di incontro/scontro dei materiali accostati per attrazione tattile, cromatica e olfattiva, raccontano spesso, come fa la penna di uno scrittore, emozioni di vita.
Nel testo critico dal titolo “Codici Enigmi Trame”, Francesco Gallo Mazzeo introduce l'artista facendo riferimento a “Codici di sempre, codici di mai. Codici possibili ed altri impossibili, alcuni scontati altrimenti simulati, discesi nella natura dei materiali, sospesi nell'aria, come in una dialettica eterna tra fisica e metafisica”. Gli Enigmi sono quelli “...che non si sciolgono, che rimangono sospesi, tra i tanti fili che li attraversano, li attorniano, come corpi flebili che si adagiano su gravità che sanno di tragico, di pesante e con essi si intrecciano tutte le emozioni della vita di ognuno […]”. Ci sono infine le “Trame, continue che non s'acquetano mai, perché sono esse stesse l'intimo dell'artista, il secretum, il cui alito è più forte di un vento forte nell'intaccare i lussi di una discarica e farli diventare consonanti e vocali di un ordine possibile o anche fuorviante, perché in fondo la poetica della vera modernità è sempre aperta e ognuno può darle il senso e il finale che vuole […]”
Dopo l'anteprima tenutasi presso gli spazi espositivi della home gallery di Roma, dove è stato possibile ammirare alcuni lavori dell'artista attraverso visite private organizzate dal curatore, la mostra approda alla “Creative Room Art gallery” di Via P. Cavallini, 27 dove dal 5 al 15 marzo 2015 saranno esposte una selezione di opere fra le più significative dell'artista considerata oggi fra i maggiori esponenti italiani del movimento della fiber art.
Tiziana Contu si interessa da sempre agli aspetti creativi delle attività artigiane; approda negli anni allo studio della ceramica (approfondendo fra l’altro la lavorazione al tornio e la tecnica “raku”), della pittura decorativa su supporti tessili, della tessitura ai telai quadro, a tensione ed a otto licci (col maestro Paolo Marras), e della tessitura col telaio “ewe” (col maestro Luciano Ghersi, presso la Fondazione Lisio di Firenze, nel 2006).
Nel suo laboratorio di Cagliari crea delle opere a carattere anedottico nelle quali riesce a coniugare le esperienza maturate nel corso della sua formazione, unendo spesso tessitura e ceramica ad objets trouvèes e lavorando alla costante ricerca del potenziale evocativo di fili ingarbugliati e dipanati di cotone, di lino, seta, ed altri ancora di natura vegetale insieme con fili di rame e ferro. Opere che, partendo dalla ricerca di incontro/scontro dei materiali accostati per attrazione tattile, cromatica e olfattiva, raccontano spesso, come fa la penna di uno scrittore, emozioni di vita.
Nel testo critico dal titolo “Codici Enigmi Trame”, Francesco Gallo Mazzeo introduce l'artista facendo riferimento a “Codici di sempre, codici di mai. Codici possibili ed altri impossibili, alcuni scontati altrimenti simulati, discesi nella natura dei materiali, sospesi nell'aria, come in una dialettica eterna tra fisica e metafisica”. Gli Enigmi sono quelli “...che non si sciolgono, che rimangono sospesi, tra i tanti fili che li attraversano, li attorniano, come corpi flebili che si adagiano su gravità che sanno di tragico, di pesante e con essi si intrecciano tutte le emozioni della vita di ognuno […]”. Ci sono infine le “Trame, continue che non s'acquetano mai, perché sono esse stesse l'intimo dell'artista, il secretum, il cui alito è più forte di un vento forte nell'intaccare i lussi di una discarica e farli diventare consonanti e vocali di un ordine possibile o anche fuorviante, perché in fondo la poetica della vera modernità è sempre aperta e ognuno può darle il senso e il finale che vuole […]”
05
marzo 2015
Tiziana Contu – Le stanze del filo
Dal 05 al 15 marzo 2015
arte contemporanea
Location
INTERNO 17
Roma, Via Simone De Saint Bon, (Roma)
Roma, Via Simone De Saint Bon, (Roma)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato ore 10-13 e 15-19
Vernissage
5 Marzo 2015, Ore 18.30
Autore