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Todi Arte Festival 2005
Un’avventura visiva che ci immette in un progetto di reinvenzione dell’esistenza non ancora conosciuto come tale, capace di contemplare i momenti di uno scambio simbolico tra contesti culturali divergenti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’arte contemporanea esprime forme e contesti veicolabili attraverso continui atti vitali, attraverso un’appropriazione inedita e incognita del tempo e dello spazio.
Da questa attitudine si diramano le tappe espositive delle due mostre collettive progettate per gli spazi del Convento delle Lucrezie a Todi. Tappe votate al colore impalpabile e polveroso di Spalletti, agli afflati alchemici di Zorio, alle atmosfere rarefatte e sospese dei video di Grazia Toderi.
Un’avventura visiva che ci immette in un progetto di reinvenzione dell’esistenza non ancora conosciuto come tale, capace di contemplare i momenti di uno scambio simbolico tra contesti culturali divergenti.
Spalletti, Toderi, Zorio stimolano un territorio psichico e identitario più essenziale e profondo, non solo metaforico, tra le pieghe di una civiltà informatizzata e velocizzata, dove il tempo per una appropriazione differente della realtà si è fatta man mano più ardua. Rinnovano l’esperienza di un flusso di immagini che scivolano nell’aporia e nell’enigma, sulle orme dell’indicibile.
Trilogie ci conduce in un antro poliedrico della visione, una cavità teatrale dove si intrecciano i percorsi di tre protagonisti dell’arte italiana. Ci lascia subire lo sguardo raddoppiato, capovolto e in rotazione della Toderi, convivere con le forme pure e silenziose, materiali e immateriali, di Ettore Spalletti, ascoltare il sibilo e l’eco delle strutture inquiete di Zorio, dagli alambicchi alle stelle, e ai marrani in movimento.
Perspective ’05 presenta il lavoro di sei artisti, alcuni dei quali già noti sulla scena nazionale. Questi appartengono ad ambiti di ricerca differenti che toccano l’impiego di video, foto, installazione oggettuale, dispositivi ottici, ecc.
Operano nella creazione di un immaginario fluido e promiscuo sentito come meditazione interna o rifugio microprogettuale, la possibilità di un intermezzo temporale della realtà. Dai video di Lim, alle foto di Giuseppe Pietroniro, dalle installazioni di Marina Paris ed Enrico Iuliano a quelle di Vedomazzei e Silvia Iorio, il fruitore partecipa ad un ciclo vitale di fronte al quale egli per primo si pone come interlocutore.
Verso spazialità impreviste e mutevoli, piuttosto che luoghi sistematici e speculativi. Una gestazione polisemia di input associativi dove riecheggiano indagini sul vissuto, trasferimenti identitari nutriti da allusioni al corpo e alla memoria, alla realtà politica, ambientale e tecnologica.
Da questa attitudine si diramano le tappe espositive delle due mostre collettive progettate per gli spazi del Convento delle Lucrezie a Todi. Tappe votate al colore impalpabile e polveroso di Spalletti, agli afflati alchemici di Zorio, alle atmosfere rarefatte e sospese dei video di Grazia Toderi.
Un’avventura visiva che ci immette in un progetto di reinvenzione dell’esistenza non ancora conosciuto come tale, capace di contemplare i momenti di uno scambio simbolico tra contesti culturali divergenti.
Spalletti, Toderi, Zorio stimolano un territorio psichico e identitario più essenziale e profondo, non solo metaforico, tra le pieghe di una civiltà informatizzata e velocizzata, dove il tempo per una appropriazione differente della realtà si è fatta man mano più ardua. Rinnovano l’esperienza di un flusso di immagini che scivolano nell’aporia e nell’enigma, sulle orme dell’indicibile.
Trilogie ci conduce in un antro poliedrico della visione, una cavità teatrale dove si intrecciano i percorsi di tre protagonisti dell’arte italiana. Ci lascia subire lo sguardo raddoppiato, capovolto e in rotazione della Toderi, convivere con le forme pure e silenziose, materiali e immateriali, di Ettore Spalletti, ascoltare il sibilo e l’eco delle strutture inquiete di Zorio, dagli alambicchi alle stelle, e ai marrani in movimento.
Perspective ’05 presenta il lavoro di sei artisti, alcuni dei quali già noti sulla scena nazionale. Questi appartengono ad ambiti di ricerca differenti che toccano l’impiego di video, foto, installazione oggettuale, dispositivi ottici, ecc.
Operano nella creazione di un immaginario fluido e promiscuo sentito come meditazione interna o rifugio microprogettuale, la possibilità di un intermezzo temporale della realtà. Dai video di Lim, alle foto di Giuseppe Pietroniro, dalle installazioni di Marina Paris ed Enrico Iuliano a quelle di Vedomazzei e Silvia Iorio, il fruitore partecipa ad un ciclo vitale di fronte al quale egli per primo si pone come interlocutore.
Verso spazialità impreviste e mutevoli, piuttosto che luoghi sistematici e speculativi. Una gestazione polisemia di input associativi dove riecheggiano indagini sul vissuto, trasferimenti identitari nutriti da allusioni al corpo e alla memoria, alla realtà politica, ambientale e tecnologica.
22
luglio 2005
Todi Arte Festival 2005
Dal 22 al 31 luglio 2005
arte contemporanea
Location
COMPLESSO DELLE LUCREZIE
Todi, Via Paolo Rolli, (Perugia)
Todi, Via Paolo Rolli, (Perugia)
Orario di apertura
11-13 e 17-22
Vernissage
22 Luglio 2005, ore 18.30
Sito web
www.todiartefestival.it
Autore
Curatore