The Shape Kept Changing, prima personale in Italia dell’artista inglese Tom Gidley, presenta una serie di nuovi lavori prodotti nel corso di una residenza di tre mesi presso la Rijksakademie di Amsterdam.

La nuova serie di dipinti in mostra trae spunto prevalentemente dall’arte performativa degli anni ’60 e ’70, evidenziandone il carattere fortemente ritualistico, richiamato anche dalle diverse sculture in ceramica che, disposte lungo lo spazio in modo da instaurare un fitto dialogo con le opere a parete, contribuiscono allo sviluppo di una storia fatta di oggetti, situazioni e gesti che riconosciamo istintivamente, senza tuttavia conoscere del tutto.

La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione in tiratura limitata e da una speciale opera in edizione, firmata e numerata a mano dall’artista.


Tom Gidley è nato nel 1968 a Birmingham. Dopo gli studi presso la Central St. Martins di Londra, città dove vive e lavora, ha esposto in contesti quali la Transmission Gallery di Glasgow e Lisson a Londra, prendendo inoltre parte alla 46^ Biennale di Venezia nell’ambito della mostra General Release: Young British Artists, padiglione britannico, insieme con Jake e Dinos Chapman, Cerith Wyn Evans, Tacita Dean, Sam Taylor-Wood, Gary Hume, Douglas Gordon e altri. Tra le mostre personali recenti figurano Now We Are Here, Associates (su invito di Ryan Gander) e Early Music, Limoncello, Londra, oltre a Ritual Footpath, Galerie Diana Stigter, Amsterdam. Tra le collettive recenti: Three for Society, 303 Gallery, New York, e Associates in New York, Phillips de Pury, NYC, a cura di Paola Clerico. Nel 2005 la casa editrice Metronome Press di Parigi ha pubblicato il primo romanzo di Tom Gidley, Stunning Lofts.