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Tommaso Panichi – Il dentifricio è una bellissima parola
Il DENTIFRICIO È UNA BELLISSIMA PAROLA a cura di Estefania Nativo
la missione di Tommaso Panichi, giovane pittore autistico portare lo spettatore a immergersi nel suo mondo e sconfiggere insieme a lui i confini, anche quelli tra scrittura e segno, tra disegno e pittura, tra astratto e figurativo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il DENTIFRICIO È UNA BELLISSIMA PAROLA
Mostra personale di Tommaso Panichi a cura di Estefania Nativo
Dal 2 al 12 giugno 2022
Inaugurazione Giovedì 2 Giugno ore 18.30
Scuderie Granducali Seravezza Viale Leonetto Amadei 124, Seravezza LU
Tommaso Panichi, giovane artista autistico, offre allo spettatore la scoperta di un linguaggio autentico e connaturato, spontaneo e immediato, intento a raccontare gli eventi reali della propria vita che nell’opera si traducono in segni astratti dal forte impatto emotivo. Segni astratti per noi spettatori che ancora non conosciamo questa lingua. Guardando infatti con occhio attento si scopre uno schema preciso che rivela una frequente presenza di elementi caratterizzati da un forte segno, veloce, deciso, sicuro, che riempie le superfici delle sue tele. Queste sono le sue parole, i suoi caratteri, i suoi soggetti che conquistano il loro spazio rendendo la pittura astratta un racconto, o come piace definirlo a Tommaso, la sua “Fiaba".
La mostra di Tommaso Panichi vuole portare lo spettatore a immergersi nel suo mondo e sconfiggere insieme a lui il confine tra scrittura e segno, tra disegno e pittura, tra astratto e figurativo. Le opere racconteranno, come già anticipa il titolo stesso della mostra, “Il dentifricio è una bellissima parola”, i suoi interessi e le sue passioni, frammenti del quotidiano, ricordi del passato. Potremo quindi ammirare e rivivere insieme a lui scorci di vita che sono stati impressi per sempre nelle sue tele, sulle quali impiega svariate tecniche artistiche come l’acquerello, la pittura ad acrilico e ad olio, utilizzando spatole, pennelli, e anche il dripping.
Il titolo di ogni opera è importante tanto quanto l’opera stessa, queste rappresentano una guida per comprendere al meglio il linguaggio artistico utilizzato da Tommaso e quali pensieri accompagnano il momento stesso della creazione dell’opera. Inoltre, ci permettono di conoscere un importante tratto caratteristico di Tommaso: la sua spiccata ironia. Avvicinarsi alle sue opere, infatti, significa accettare implicitamente un gioco e, così facendo, abbandonare ogni preconcetto legato al mondo dell’arte e all’autismo e alla fusione di questi.
Le opere di Tommaso Panichi richiamano sul piano stilistico quelle di molti espressionisti astratti, tra questi l’artista Joan Mitchell le cui opere sono caratterizzate da ampie pennellate, dalla gestualità decisa e audace, e con le quali rivive ricordi attraverso il gesto artistico.
“I miei dipinti sono intitolati dopo che sono finiti. Dipingo dai paesaggi ricordati che porto con me - e ne ho ricordato i sentimenti, che ovviamente si trasformano”
Joan Mitchell
Vi è una importante traccia anche dell’artista statunitense CY Twombly che si muove tra linea, disegno e segno grafico, come lui anche Tommaso, arrivando così a una semplificazione del segno, spesso pittorico, graffiato, ripetitivo o casuale, talvolta ossessivo.
Ad accomunarli, anche il richiamo all’infanzia, quella fase della vita in cui tutto è ancora autentico, pieno d’incanto e libero, ed è su questo punto che scopriamo anche alcuni tratti di un altro movimento, quello Surrealista. Tommaso è infatti guidato da una libertà spirituale, un fluire naturale e privo di preconcetti: le sue opere vengono eseguite senza disegno preparatorio e il suo gesto è automatico e spontaneo.
contact@tommypanichi.it www.tommypanichi.it - IG @atelierditommy - FB Atelier di Tommy
Mostra personale di Tommaso Panichi a cura di Estefania Nativo
Dal 2 al 12 giugno 2022
Inaugurazione Giovedì 2 Giugno ore 18.30
Scuderie Granducali Seravezza Viale Leonetto Amadei 124, Seravezza LU
Tommaso Panichi, giovane artista autistico, offre allo spettatore la scoperta di un linguaggio autentico e connaturato, spontaneo e immediato, intento a raccontare gli eventi reali della propria vita che nell’opera si traducono in segni astratti dal forte impatto emotivo. Segni astratti per noi spettatori che ancora non conosciamo questa lingua. Guardando infatti con occhio attento si scopre uno schema preciso che rivela una frequente presenza di elementi caratterizzati da un forte segno, veloce, deciso, sicuro, che riempie le superfici delle sue tele. Queste sono le sue parole, i suoi caratteri, i suoi soggetti che conquistano il loro spazio rendendo la pittura astratta un racconto, o come piace definirlo a Tommaso, la sua “Fiaba".
La mostra di Tommaso Panichi vuole portare lo spettatore a immergersi nel suo mondo e sconfiggere insieme a lui il confine tra scrittura e segno, tra disegno e pittura, tra astratto e figurativo. Le opere racconteranno, come già anticipa il titolo stesso della mostra, “Il dentifricio è una bellissima parola”, i suoi interessi e le sue passioni, frammenti del quotidiano, ricordi del passato. Potremo quindi ammirare e rivivere insieme a lui scorci di vita che sono stati impressi per sempre nelle sue tele, sulle quali impiega svariate tecniche artistiche come l’acquerello, la pittura ad acrilico e ad olio, utilizzando spatole, pennelli, e anche il dripping.
Il titolo di ogni opera è importante tanto quanto l’opera stessa, queste rappresentano una guida per comprendere al meglio il linguaggio artistico utilizzato da Tommaso e quali pensieri accompagnano il momento stesso della creazione dell’opera. Inoltre, ci permettono di conoscere un importante tratto caratteristico di Tommaso: la sua spiccata ironia. Avvicinarsi alle sue opere, infatti, significa accettare implicitamente un gioco e, così facendo, abbandonare ogni preconcetto legato al mondo dell’arte e all’autismo e alla fusione di questi.
Le opere di Tommaso Panichi richiamano sul piano stilistico quelle di molti espressionisti astratti, tra questi l’artista Joan Mitchell le cui opere sono caratterizzate da ampie pennellate, dalla gestualità decisa e audace, e con le quali rivive ricordi attraverso il gesto artistico.
“I miei dipinti sono intitolati dopo che sono finiti. Dipingo dai paesaggi ricordati che porto con me - e ne ho ricordato i sentimenti, che ovviamente si trasformano”
Joan Mitchell
Vi è una importante traccia anche dell’artista statunitense CY Twombly che si muove tra linea, disegno e segno grafico, come lui anche Tommaso, arrivando così a una semplificazione del segno, spesso pittorico, graffiato, ripetitivo o casuale, talvolta ossessivo.
Ad accomunarli, anche il richiamo all’infanzia, quella fase della vita in cui tutto è ancora autentico, pieno d’incanto e libero, ed è su questo punto che scopriamo anche alcuni tratti di un altro movimento, quello Surrealista. Tommaso è infatti guidato da una libertà spirituale, un fluire naturale e privo di preconcetti: le sue opere vengono eseguite senza disegno preparatorio e il suo gesto è automatico e spontaneo.
contact@tommypanichi.it www.tommypanichi.it - IG @atelierditommy - FB Atelier di Tommy
02
giugno 2022
Tommaso Panichi – Il dentifricio è una bellissima parola
Dal 02 giugno al 12 maggio 2022
arte contemporanea
Location
SCUDERIE GRANDUCALI
Seravezza, Viale L. Amadei, 230, (Lucca)
Seravezza, Viale L. Amadei, 230, (Lucca)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 18 alle 23
Vernissage
2 Maggio 2022, 18.30
Autore
Curatore