In Tonichina "pittoscultore di strada" il richiamo alla pittuta segnica è evidente. Un segno/simbolo si ripete infinite volte come in una danza ritmica .. è l'impronta calligrafica dell'artista anzi l'impronta digitale del suo "dito atomizzato". Proprio come i pittori di questa corrente che tracciavano un proprio segno distintivo sulla tela fino a coprirne parzialmente o interamente la superficie, il segno di tonichina ricopre a volte completamente paesaggi, visi, suggestioni a cavallo tra l'impressionismo e espressionismo astratto. La pittura di Tonichina però è assolutamente unica. Meditata anzi meditativa ma anche istintiva e gestuale. L'utilizzo come supporto di eco/mteriali di recupero(legni, persiane, remi, finestre ...) che rinascono a nuova vita suggerisce l'idea della decadenza "positiva" del mondo inteso come eterno ciclo di morte e rinascita .. (Alessandro Novazio Griffi)