Ho rubato generosamente tempo e suoni ad amici musici inconsapevoli o tendenzialmente assorti o assorbiti dal pentagramma e trasformato una bozza jezzata in paziente lavorio sulla tela ri-composta e quadrata.
Così da un Kaos non orchestrato ha preso talvolta forma una forma, un’ idea, un tema, una croma, un colore
- il gesto balbettato o ritmico deviante e a volte forsennato e confuso intriso un po’ d’alcool e un po’ di trementina si è trasformato in macchia, in volto, in grigio, distruggendosi a volte, e rinascendo a volte, e confondendo l’opera e l’occhio
– senza sapersi fermare prima dell’accadere e dopo l’accaduto e considerando la tela un effetto collaterale, il risultato del tutto casuale di un azione assolutamente non casuale, la pustola sulla pelle lasciata da una medicina troppo invasiva
– ho pensato la tela non come superficie da riempire con troppa diligenza ma come a uno spazio in cui agire noncurante, volutamente dimentico di applicare le regole, lasciando alla memoria delle mani il compito di s/pennellare
– la chitarra si è accorta di essere una spatola blu e il campanaccio un bel giallo dilatato e secco
– la dedizione delle note e dei toni alla causa ha fatto si che si producesse un forte odore d’olio di lino e di vernice e piovessero gocce d’acrilico anche su tele e spazi esterni non proprio consentiti
– nulla che non si possa cancellare e nulla che non si possa risuonare con o senza spartito.

In separata sede l’ordine ha presentato il suo conto, qualcosa è stato tra/scritto, fermato, inchiodato.
Insomma c’è stata qualche domenica.
A.Muroni


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Presentazione Con Gli Art Project

Andrea Stracuzzi – Cajòn, Percussioni
Fabio Pollono - Chitarra
Matteo Vitanza – Recitazione
Franco Tonso – Fisarmonica, Tastiere