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Tony Stefanucci – O Mythos
Mostra personale in occasione dell’ottantesimo compleanno dell’artista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Al Museo Archeologico lunedì 4 maggio alle ore 17,30 si inaugura la mostra “O Mythos” di Tony Stefanucci, in occasione dell’ottantesimo compleanno dell’artista. Una mostra da non perdere, organizzata dall’Associazione TempoLibero, con il coordinamento scientifico di Marco De Gemmis. Per il vernissage è previsto un reading dell’attrice Antonella Stefanucci e la presenza di numerosi artisti e critici che festeggeranno l’artista nel luogo a lui più congeniale, il Museo; ma è previsto anche un insolito “dono” per l’ottantenne: un suo busto di cartapesta, scolpito dalla sua compagna di vita e di arte, la scultrice Rosa Panaro che De Gemmis, a giusta ragione, definisce “deuteragonista”.
Tony Stefanucci, presente sin dagli Anni Cinquanta sulla scena artistica napoletana, ha ricoperto il ruolo di docente di Scenografia all’Accademia di Belle Arti e, tra le sue tante attività, va ricordata l’ideazione del parco dei divertimenti Edenlandia. È stato direttore degli allestimenti scenici, scenografo e costumista del teatro Mercadante e poi del San Carlo negli anni Settanta e ha partecipato a numerosi spettacoli (Macbeth, Annella di Portacapuana, Don Giovanni), tutti improntati sull’innovazione scenica e contenutistica.
Per questa mostra, propone due percorsi: “La chapelle du Minotaure” e “Vesuvius è un vulcano, 12 scatti allegorici dall’eruzione del 79”, un viaggio della fantasia fra i suoi riferimenti artistici e culturali quali Picasso, il minotauro, il mito, Pompei, il Vesuvio, Napoli.
Come scrive Marco De Gemmis nel testo che introduce il catalogo, nella mostra convivono elementi variegati, multiformi: “Stefanucci, allo storico materiale di partenza, come è nelle sue corde, aggiunge nuovi messaggi, lo confonde con icone e segni presi in prestito da altri contesti perché tutto è legittimo e ogni cosa può organizzarsi con forme perfettamente in linea col suo gusto.”
Fotografia e computer art costituiscono i linguaggi modernissimi scelti da Stefanucci per questo suo lavoro all’Archeologico che pochi attribuirebbero ad un ottantenne. Clorinda Irace, nel testo in catalogo, sottolinea il segno “fresco” e innovativo, la modernità dei linguaggi usati dall’artista “ci emozioneremo in un mix di passato, presente, mito, sogno grazie ad un’arte che usa senza difficoltà tecniche di ultima generazione. Sì, perché il computer e le sue infinite possibilità non hanno segreti per questo giovane - vecchio che cavalca la contemporaneità senza imbarazzi e senza indugi”.
Stefanucci, Panaro, artisti che hanno impresso un segno importante nell’arte napoletana, appartenenti a quella generazione che ha dato un grosso contributo allo svecchiamento dei linguaggi artistici dagli anni Cinquanta in poi. E Massimo Bignardi, sempre nel catalogo, scrive “Tony riversa la ricchezza della sua colta memoria iconografica che gestisce, al suo solito, con sottile e provocatoria ironia” e aggiunge “ E’ la rielaborazione dei testi immaginativi che Stefanucci nutre di lontane presenza ripescate dal catalogo delle sue opere giovanili, di quando con Guido Biasi cercava, a metà degli Anni Cinquanta, una strada napoletana all’avventura dell’Arte nucleare”.
info:
info@associazionetempolibero.it
Ufficio Stampa e P.R.
ornella.falco@beniculturali.it
vittorio.melini@beniculturali.it
SCHEDA TECNICA MOSTRA "O MYTHOS" DI TONY STEFANUCCI
Museo Archeologico di Napoli
n. 12 fotografie elaborate a computer
n.11 immagini su carta di grandi dimensioni elaborate digitalmente
n.1 scultura-busto in carta pesta
Coordinamento tecnico-scientifico Marco De Gemmis
Comunicazione istituzionale Lucia Emilio
Attività redazionali e ricerche Michele Iacobellis
Assistenza all’allestimento Antonio Aletto
Segreteria Adriana Alifuoco, Antonietta Parente, Maria Vozzella
Ufficio Stampa e P.R. Ornella Falco, Vittorio Melini
Organizzazione Ass. Culturale ‘Tempo libero’
Linda Irace Alexandra Abbate
Allestimento ‘Tecnoscena’ di Antonio Esposito
Assistenti all’allestimento Francesca Paola Milione, Francesca Paciello, Eliana Staiano
Fotografo Nando Calabrese
Film-maker Antonio Farina
Stampa grafica ‘Soter’
Tony Stefanucci, presente sin dagli Anni Cinquanta sulla scena artistica napoletana, ha ricoperto il ruolo di docente di Scenografia all’Accademia di Belle Arti e, tra le sue tante attività, va ricordata l’ideazione del parco dei divertimenti Edenlandia. È stato direttore degli allestimenti scenici, scenografo e costumista del teatro Mercadante e poi del San Carlo negli anni Settanta e ha partecipato a numerosi spettacoli (Macbeth, Annella di Portacapuana, Don Giovanni), tutti improntati sull’innovazione scenica e contenutistica.
Per questa mostra, propone due percorsi: “La chapelle du Minotaure” e “Vesuvius è un vulcano, 12 scatti allegorici dall’eruzione del 79”, un viaggio della fantasia fra i suoi riferimenti artistici e culturali quali Picasso, il minotauro, il mito, Pompei, il Vesuvio, Napoli.
Come scrive Marco De Gemmis nel testo che introduce il catalogo, nella mostra convivono elementi variegati, multiformi: “Stefanucci, allo storico materiale di partenza, come è nelle sue corde, aggiunge nuovi messaggi, lo confonde con icone e segni presi in prestito da altri contesti perché tutto è legittimo e ogni cosa può organizzarsi con forme perfettamente in linea col suo gusto.”
Fotografia e computer art costituiscono i linguaggi modernissimi scelti da Stefanucci per questo suo lavoro all’Archeologico che pochi attribuirebbero ad un ottantenne. Clorinda Irace, nel testo in catalogo, sottolinea il segno “fresco” e innovativo, la modernità dei linguaggi usati dall’artista “ci emozioneremo in un mix di passato, presente, mito, sogno grazie ad un’arte che usa senza difficoltà tecniche di ultima generazione. Sì, perché il computer e le sue infinite possibilità non hanno segreti per questo giovane - vecchio che cavalca la contemporaneità senza imbarazzi e senza indugi”.
Stefanucci, Panaro, artisti che hanno impresso un segno importante nell’arte napoletana, appartenenti a quella generazione che ha dato un grosso contributo allo svecchiamento dei linguaggi artistici dagli anni Cinquanta in poi. E Massimo Bignardi, sempre nel catalogo, scrive “Tony riversa la ricchezza della sua colta memoria iconografica che gestisce, al suo solito, con sottile e provocatoria ironia” e aggiunge “ E’ la rielaborazione dei testi immaginativi che Stefanucci nutre di lontane presenza ripescate dal catalogo delle sue opere giovanili, di quando con Guido Biasi cercava, a metà degli Anni Cinquanta, una strada napoletana all’avventura dell’Arte nucleare”.
info:
info@associazionetempolibero.it
Ufficio Stampa e P.R.
ornella.falco@beniculturali.it
vittorio.melini@beniculturali.it
SCHEDA TECNICA MOSTRA "O MYTHOS" DI TONY STEFANUCCI
Museo Archeologico di Napoli
n. 12 fotografie elaborate a computer
n.11 immagini su carta di grandi dimensioni elaborate digitalmente
n.1 scultura-busto in carta pesta
Coordinamento tecnico-scientifico Marco De Gemmis
Comunicazione istituzionale Lucia Emilio
Attività redazionali e ricerche Michele Iacobellis
Assistenza all’allestimento Antonio Aletto
Segreteria Adriana Alifuoco, Antonietta Parente, Maria Vozzella
Ufficio Stampa e P.R. Ornella Falco, Vittorio Melini
Organizzazione Ass. Culturale ‘Tempo libero’
Linda Irace Alexandra Abbate
Allestimento ‘Tecnoscena’ di Antonio Esposito
Assistenti all’allestimento Francesca Paola Milione, Francesca Paciello, Eliana Staiano
Fotografo Nando Calabrese
Film-maker Antonio Farina
Stampa grafica ‘Soter’
04
maggio 2015
Tony Stefanucci – O Mythos
Dal 04 maggio al primo giugno 2015
arte contemporanea
Location
MANN – MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Vernissage
4 Maggio 2015, h 17.30
Autore