Inizierà venerdì sera proseguendo per tutto il mese di giugno, nello spazio della Galleria Percorsi / Arte Contemporanea a Rimini, in Via A. Serpieri 17, un ciclo di incontri dal tema:
Tra l’artista e il modello:
una lettura psicologica delle dinamiche creative
A cura di Sara Ugolini e Sara Polidori

Programma
Note preliminari ad un’indagine complessa venerdì 4 giugno ore 21
Un’intimità tenuta a distanza: il caso Vermeer venerdì 11 giugno ore 21
Frammenti di un rapporto amoroso nei dipinti di Goya venerdì 18 giugno ore 21
Andy Warhol e le sue modelle: l’artista è un vampiro? venerdì 25 giugno ore 21

Il ciclo di incontri propone una riflessione sull’arte da una prospettiva psicologica. Al centro un aspetto particolare del processo creativo: il rapporto che si instaura tra l’artista e la persona che funge da modello come soggetto dell’opera. In maniera esplicita nella ritrattistica ma tendenzialmente tutte le volte che un artista si misura con la rappresentazione della figura umana, quella del modello è una presenza centrale.
Per illustrare il tema si è scelto di partire dall’esperienza di Jan Vermeer, Francisco Goya e Andy Warhol. Si tratta di artisti cronologicamente distanti ma emblematici, oltre che per il loro contributo alla storia dell’arte, per la pregnanza del contatto che, in modo diverso, hanno stabilito con chi ha posato per loro. Le opere dei suddetti verranno selezionate privilegiando la produzione ritrattistica e indagate tenendo conto delle circostanze che hanno portato alla scelta dei modelli, dell’aspetto assunto da questi ultimi nel lavoro finito e del contesto artistico e sociale in cui si collocano.
Ciascun incontro verrà integrato dalla proiezione di alcune sequenze di un film che ha come protagonista l’artista trattato (nell’ordine La ragazza con l'orecchino di perla di Peter Webber, 2003; L'ultimo inquisitore di Milos Forman, 2006; Factory girl di George Hickenloorer, 2006) e in cui le dinamiche psicologicamente complesse che coinvolgono l’artista e i soggetti da lui immortalati trovano ampio spazio. L’analisi di opere cinematografiche non intende soltanto offrire un riscontro alle osservazioni e alle ipotesi formulate a partire dalle testimonianze autografe ma stimolare una riflessione sugli elementi che da sempre l’immaginario collettivo proietta sugli artisti e sulle loro avventure professionali e umane.
Con il Patrocinio di:
Provincia di Rimini
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International Association for Art and Psychology. Sezione di Bologna