Letteraventidue seleziona i contributi di giovani artisti per rappresentare in un’unica manifestazione i risultati più significativi elaborati sul tema delle tracce.

Una mostra che si impadronisce di soggetti, linguaggi e tecniche diverse per documentare e raccogliere segni e impronte catturate nella forma, nei colori, nella materia: l’arte diventa uno strumento della memoria e si impossessa di una realtà resa ormai evanescente dal tempo.

Scultura, fotografia e video installazioni sfidano la fragilità del ricordo e imprigionano nella materia, nella luce e nel suono il segno di un’esistenza scomparsa o dimenticata.

Le opere diventano testimonianza di una storia e sintesi narrativa.

Al consumismo e alla velocità dei tempi moderni, si contrappone il valore dell’esperienza e della conservazione e si afferma la volontà di ricondurre il messaggio dell’arte ai principi fondamentali della comunicazione.

Una collettiva stimolante che coinvolge artisti impegnati in diverse discipline ad affrontare lo stesso soggetto e che offre al pubblico un’antologia delle potenzialità del linguaggio artistico, un caleidoscopio di immagini, suoni e colori diretto a coinvolgere il pubblico in un ambiente raccolto e ricco di suggestioni.



I giovani artisti presenti in mostra:



Lorenzo Casali - Sabina Grasso - Francesca Lazzarini - Massimo S. Maida - Gianni Moretti

Linda Fregni Nagler - Lidia Sanvito - Corrado Sassi - Alessandro Nassiri Tabibzadeh



Partecipa alla rassegna Giovanna Canegallo, scultrice che dal 1999 ha affrontato il tema delle tracce sviluppando dapprima un racconto sulle cortecce degli alberi, in seguito prelevando impronte da superfici architettoniche.