I luoghi abbandonati non muoiono mai, si trasformano, si allontanano
dalla loro funzione originale divenendo metafora, pura suggestione.

Strutture architettoniche decadenti, fantasmi di macchinari
che furono grandiosi ,erosi dal tempo, dall'incuria, dalla polvere,
offrono una visione altra.

Affondando le radici nella memoria, oltrepassando la mera visione
del circostante, le tracce ci vengono incontro
portandoci nel mondo dell'immaginazione
prima di diventare pura materia, ferro, vetro, terra, polvere, nulla.

Immersi nel silenzio irreale, nella calma profonda, a passo lento
ci riappropriamo delle palpabili assenze che continuano a vivere
in questi luoghi sospesi nel tempo.

Le tracce, che ad ogni differente sguardo raccontano una nuova storia,
da elemento residuale sono diventate le nostre emozioni tradotte in scatti.

"Tracce" è un progetto fotografico realizzato da: Silvia Balabio, Jessica Brigo,
Laura Caserta, Stefania Pollastri, Maurizio Lo Re, Paolo Madonna,
Marco Mauri e Danilo Romelli.

Nel 2007 il progetto nasce e si sviluppa nell'arco di dieci mesi, da gennaio ad
ottobre, ad opera di un gruppo di otto fotoamatori che si sono conosciuti al
Circolo Fotografico Monzese.

L'idea di partenza è stata quella di sviluppare una lavoro specifico sull'archeologia
industriale, individuando edifici ora abbandonati che nel passato sono stati luoghi di produzione.
Ben presto ci si è resi conto che questi luoghi non avevano che un vago ricordo
del loro passato industriale per questo motivo abbiamo cominciato a cercare le tracce
lasciate dalle persone che li avevano vissuti.

14 i luoghi visitati, tutti nella regione Lombardia: industrie per la lavorazione del
legno, tessili, chimiche, siderurgiche, per la lavorazione della cellulosa ed infine un convitto
per operaie, un albergo ed una residenza per malati psichici.

Il lavoro finale è costituito da un audiovisivo e da una serie di stampe