Proseguendo nella riflessione sul vivere contemporaneo iniziata lo scorso anno con “0/24 – quotidiane_ connessioni” presentata nel medesimo luogo espositivo, la Gondola questa volta allarga la sua osservazione ad aspetti e comportamenti che per varie ragioni sono fra i più identificativi e peculiari della società odierna.

Le tematiche trattate sono tali da interessare un’ampia parte della collettività; si è cercato di limitare le problematiche della realtà veneziana in cui opera il Circolo che, pur sensibilmente avvertite, interessano solo una parte ben precisa della nostra comunità.

Si è viceversa dato spazio a temi che connotano il vivere nel suo insieme e che possono considerarsi emblematici della società d’oggi.

Indubbiamente difficile è stata la loro traduzione fotografica; astenendosi dall’ impartire “lezioni” sociologiche o moraleggianti si è cercato di evitare la visione reportagistica o descrittiva ma di fare in modo che la fotografia assumesse il valore di metafora o quanto meno di messaggio mediato, utile si spera per una riflessione approfondita.

Ogni fotografo, tranne rarissime eccezioni, si è impegnato con una sola immagine proprio per evidenziare la forza della sua scelta.

Indipendentemente dal valore delle singole fotografie, la mostra va valutata nel suo insieme, nel progetto collettivo che va a misurarsi con tematiche talvolta impervie da realizzare visivamente.

Sono ben ventinove i soci del Circolo che hanno partecipato; pur tenendo conto dell’efficacia delle immagini sarà interessante valutare la coerenza dei propositi e l’unità progettuale che speriamo trapelino dalle immagini.

Di grandi ampiezza ed interesse gli argomenti presi in considerazione: l’inquinamento e le fonti di rinnovamento ambientale, il rito dell’automobile, l’immigrazione, lo sfrenato consumismo, l’ansia del vivere, il desiderio di bellezza, la civiltà tecnologica e così via.

Tutti aspetti ampiamente dibattuti e sentiti ma sui quali spesso è la parola, più che l’immagine, a prendere il sopravvento.

Riaffermare il primato della visione fotografica, o quanto meno restituirle un ruolo adeguato alla sua funzione sociale com’era sino all’avvento della comunicazione televisiva di massa, è anche l’ambizioso intento del Circolo; senza pretendere di modificare nel profondo le consolidate prassi di lettura, la Gondola affida alla fotografia il non facile compito di dialogare con la società al di fuori di condizionamenti estetici e formali.

Sarà oltremodo interessante misurare i risultati di tanto impegno.