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TRACCE///Museum of a flâneur
Carlo Cecconi presenta il progetto “TRACCE///Museum of a flâneur” realizzato con l’appoggio di CESARE PIETROIUSTI. E’ un progetto sperimentale che indaga sull’autorialità dell’opera d’arte in rapporto alla natura dello scatto fotografico.
Comunicato stampa
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CARLO CECCONI presenta il progetto “TRACCE///Museum of a flâneur” realizzato con l’appoggio di CESARE PIETROIUSTI. “TRACCE” è un progetto sperimentale che indaga sull’autorialità dell’opera d’arte in rapporto alla natura dello scatto fotografico.
Carlo Cecconi, giovane artista e curatore, ci racconta che:
L’idea è nata dal desiderio di voler condividere la creazione di un’opera d’arte assieme ad altre persone che con me avrebbero utilizzato le stesse modalità espressive, cercando così di annullare la componente individuale che mi vedeva autore assoluto, in favore di una forma estetica collettiva.
Così, grazie a un’open-call diffusa via email, blog e riviste specializzate d’arte, si sono radunati artisti provenienti da tutto il mondo per compiere in gruppo la stessa esperienza, pur rimanendo ognuno nella propria città.
L’autore dell’opera svanisce in piccoli frammenti di mondo per poi ritrovarsi all’interno di un gigantesco puzzle nelle pareti dello Spazio Testoni di Bologna. L’allestimento della mostra è infatti stato appositamente pensato per far rivivere tutte insieme le performance, l’una incastrata all’altra, nel medesimo istante e nel medesimo luogo.
L’operazione ha trovato la sua unità concettuale nell’azione del camminare: per poter partecipare alla performance era richiesta l’esecuzione di precise istruzioni da compiere rigorosamente a piedi. Tali istruzioni facevano apparire il cammino come una sorta di caccia al tesoro cittadina. La figura di riferimento a cui mi sono ispirato è proprio quella del flâneur, che da Baudelaire a Benjamin dipinge il viandante che si aggira oziosamente tra le pieghe del territorio urbano.
Durante il cammino i performer dovevano eseguire un compito alquanto singolare: posizionare una macchina fotografica dietro la nuca, con l’obbiettivo opposto al proprio sguardo, e scattare una foto ogni 100 passi.
Gli scatti di TRACCE non vanno confusi con documentazioni delle performance, il modo in cui sono stati realizzati li rende parte di un processo creativo. Anch’essi, in linea con quanto detto, sono svincolati dai loro autori e possiedono una vita propria, tanto che possiamo eleggere la macchina fotografica e la casualità degli eventi come unici artisti in questione.
Un contributo audiovideo che Cesare Pietroiusti ha appositamente realizzato per la presentazione di “TRACCE” alla galleria SPAZIO TESTONI, approfondirà le tematiche progettuali.
Fino a sabato 14 Aprile 2012, oltre all’allestimento di “TRACCE”, saranno in esposizione opere fotografiche realizzate da CARLO CECCONI, FEDERICO GALLI ed ELISA SAGGIOMO.
Carlo Cecconi, giovane artista e curatore, ci racconta che:
L’idea è nata dal desiderio di voler condividere la creazione di un’opera d’arte assieme ad altre persone che con me avrebbero utilizzato le stesse modalità espressive, cercando così di annullare la componente individuale che mi vedeva autore assoluto, in favore di una forma estetica collettiva.
Così, grazie a un’open-call diffusa via email, blog e riviste specializzate d’arte, si sono radunati artisti provenienti da tutto il mondo per compiere in gruppo la stessa esperienza, pur rimanendo ognuno nella propria città.
L’autore dell’opera svanisce in piccoli frammenti di mondo per poi ritrovarsi all’interno di un gigantesco puzzle nelle pareti dello Spazio Testoni di Bologna. L’allestimento della mostra è infatti stato appositamente pensato per far rivivere tutte insieme le performance, l’una incastrata all’altra, nel medesimo istante e nel medesimo luogo.
L’operazione ha trovato la sua unità concettuale nell’azione del camminare: per poter partecipare alla performance era richiesta l’esecuzione di precise istruzioni da compiere rigorosamente a piedi. Tali istruzioni facevano apparire il cammino come una sorta di caccia al tesoro cittadina. La figura di riferimento a cui mi sono ispirato è proprio quella del flâneur, che da Baudelaire a Benjamin dipinge il viandante che si aggira oziosamente tra le pieghe del territorio urbano.
Durante il cammino i performer dovevano eseguire un compito alquanto singolare: posizionare una macchina fotografica dietro la nuca, con l’obbiettivo opposto al proprio sguardo, e scattare una foto ogni 100 passi.
Gli scatti di TRACCE non vanno confusi con documentazioni delle performance, il modo in cui sono stati realizzati li rende parte di un processo creativo. Anch’essi, in linea con quanto detto, sono svincolati dai loro autori e possiedono una vita propria, tanto che possiamo eleggere la macchina fotografica e la casualità degli eventi come unici artisti in questione.
Un contributo audiovideo che Cesare Pietroiusti ha appositamente realizzato per la presentazione di “TRACCE” alla galleria SPAZIO TESTONI, approfondirà le tematiche progettuali.
Fino a sabato 14 Aprile 2012, oltre all’allestimento di “TRACCE”, saranno in esposizione opere fotografiche realizzate da CARLO CECCONI, FEDERICO GALLI ed ELISA SAGGIOMO.
25
marzo 2012
TRACCE///Museum of a flâneur
Dal 25 marzo al 14 aprile 2012
fotografia
arte contemporanea
incontro - conferenza
arte contemporanea
incontro - conferenza
Location
SPAZIO TESTONI
Bologna, Via D'Azeglio, 50, (Bologna)
Bologna, Via D'Azeglio, 50, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00
sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
domenica e lunedì e altri orari su appuntamento
Vernissage
25 Marzo 2012, h 17.30
Autore
Curatore