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Transire e rimanere. Humanitas
Il progetto Transire e rimanere. humanıtas nasce da una riflessione sul significato di “assunzione di carico”, attraverso la metafora del vano carico di veicoli Ape Car, in cui il “carico” si concretizza e viene trasportato dagli artisti per le strade della città.
Comunicato stampa
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Il progetto Transire e rimanere. humanıtas nasce da una riflessione sul significato di “assunzione di carico”, attraverso la metafora del vano carico di veicoli Ape Car, in cui il “carico” si concretizza e viene trasportato dagli artisti per le strade della città.
Il progetto si è sviluppato in un percorso di lavoro collettivo che ha coinvolto Barbara Baroncini, Irene Fenara, Simona Paladino, Davide Trabucco -borsisti della Fondazione Collegio Artistico Venturoli- e Anton Roca, invitato dai giovani stessi a coordinare il percorso. Nella fase progettuale gli artisti costituiscono una comunità d’intenti allo scopo di individuare un luogoComune, ovvero quei concetti e luoghi significanti che, per la loro stessa natura, sono facilmente individuabili perché riconoscibili da tutti. luogoComune è anche la modalità dell’azione messa in atto durante lo svolgimento del percorso di lavoro collettivo. A partire da questo concetto, tutti gli artisti coinvolti hanno individuato un “carico”, oggetto dell’azione itinerante, che inizia e si conclude negli spazi del Collegio Venturoli.
Dal 23 al 25 gennaio, nel cortile del Collegio, diversi veicoli Ape Car sono parcheggiati con i carichi esposti al pubblico. Anche gli studi degli artisti sono aperti, trasformando i luoghi dove i giovani hanno maturato, interpretato e costruito le personali idee di carico in spazi espositivi.
Sabato 24 gennaio l’azione si sposta in strada, luogo dello spazio pubblico. I veicoli, guidati dagli stessi artisti, trasportano i loro carichi all’interno di un percorso urbano nel centro storico di Bologna. Qui, la dimensione estetica si congiunge ad una dimensione etica, attraverso la metafora del carico assunto e portato dagli artisti.
Il progetto si è sviluppato in un percorso di lavoro collettivo che ha coinvolto Barbara Baroncini, Irene Fenara, Simona Paladino, Davide Trabucco -borsisti della Fondazione Collegio Artistico Venturoli- e Anton Roca, invitato dai giovani stessi a coordinare il percorso. Nella fase progettuale gli artisti costituiscono una comunità d’intenti allo scopo di individuare un luogoComune, ovvero quei concetti e luoghi significanti che, per la loro stessa natura, sono facilmente individuabili perché riconoscibili da tutti. luogoComune è anche la modalità dell’azione messa in atto durante lo svolgimento del percorso di lavoro collettivo. A partire da questo concetto, tutti gli artisti coinvolti hanno individuato un “carico”, oggetto dell’azione itinerante, che inizia e si conclude negli spazi del Collegio Venturoli.
Dal 23 al 25 gennaio, nel cortile del Collegio, diversi veicoli Ape Car sono parcheggiati con i carichi esposti al pubblico. Anche gli studi degli artisti sono aperti, trasformando i luoghi dove i giovani hanno maturato, interpretato e costruito le personali idee di carico in spazi espositivi.
Sabato 24 gennaio l’azione si sposta in strada, luogo dello spazio pubblico. I veicoli, guidati dagli stessi artisti, trasportano i loro carichi all’interno di un percorso urbano nel centro storico di Bologna. Qui, la dimensione estetica si congiunge ad una dimensione etica, attraverso la metafora del carico assunto e portato dagli artisti.
23
gennaio 2015
Transire e rimanere. Humanitas
Dal 23 al 25 gennaio 2015
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
FONDAZIONE COLLEGIO ARTISTICO VENTUROLI
Bologna, Via Centotrecento, 4, (Bologna)
Bologna, Via Centotrecento, 4, (Bologna)
Orario di apertura
venerdì 23 gennaio, 15 – 20
sabato 24 gennaio, 15 – 24
domenica 25 gennaio, 15 – 20
azione performativa: sabato 24 gennaio, 21
Vernissage
23 Gennaio 2015, ore 15.00
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