Il 2009 si apre con l’inaugurazione del nuovo spazio della ntartgallery in via Michelino 33 e con una nuova collaborazione che da luogo a una serie di sei appuntamenti lungo tutto il corso dell’anno.
Dalla volontà espressa nella nuova linea progettuale della galleria e da un’idea di Fabiola Naldi nasce TRANSMISSION – Prove “tecniche” di trasmissione: una rassegna di interventi sinestetici pensata e sviluppata come un lungo e progressivo “palinsesto” vivo e pulsante, in cui presentare nuove, anzi nuovissime, proposte.

TRANSMISSION non vuole essere una ricognizione delle giovani realtà artistiche.
Al contrario, l’intero progetto è stato pensato come un’indagine nell’ambito delle attività sperimentali nelle principali Accademie di Belle Arti italiane. Per questo gli interventi vedranno all’opera studenti, ancora non del tutto artisti, che come tali si comportano e si relazionano con lo spazio della galleria.

TRANSMISSION non vuole essere il luogo d’azione di un presuntuoso talent scout.
Transmission è semplicemente un laboratorio per nuove realtà, nuove sonorità, nuove visualità in cui restare, almeno per una sera, a osservare “dal vivo” come le nuove generazioni artistiche crescono. Alcuni di loro hanno già qualche mostra in curriculum, altri sono alla prima esperienza, ma questo poco importa. L’interesse è riposto nella curiosità di scoprire che cosa succederà, solo ed esclusivamente per quella sera, in un nuovo spazio in cui mai, prima d’ora, si era verificato un esperimento del genere.

Il terzo evento transmission #3 che si terrà il 27 maggio 09 alle ore 22 presenta in anteprima assoluta la performance di FILIPPO BERTA “Assenze”. Anche in questo caso, l’intervento di Filippo Berta per Transmission #3 sarà motivo di confronto e di coinvolgimento con il pubblico chiamato a interagire con l’azione svolta dai performer invitati dall’artista. Un unico evento, un’unica esperienza probabilmente collettiva, in cui la cancellazione “fisica” di un’assenza porterà gli spazi della galleria e i partecipanti a mettersi in gioco.


La performance, avvolta nel mistero, fino al momento in cui avrà inizio definirà, sotto la direzione di Filippo Berta, la “messa in scena” di un’azione violenta con un unico gesto: la cancellazione. Vittima e carnefice saranno, in questo caso, la stessa persona, formando un circuito chiuso in cui gli spettatori si troveranno, loro malgrado, a condividere quanto accade.

FILIPPO BERTA (Treviglio, Bergamo 1977) ha dato vita, tra il 2005 e il 2008, con altri artisti a diversi pro-getti speciali tra cui la partecipazione nel 2007 al progetto “Arte e Luogo” a Mbalmayo (Cameroun) a cura di Salvatore Falci e alla realizzazione, nel biennio 2007-2008, del progetto “Cuns” con l’artista Stefano Romano. Filippo Berta ha, inoltre, partecipato a diverse mostre personali e collettive tra cui “F.A.B.S. Four Italian Artist @ the national Brukenthal Museum Sibiu”, Sibiu, 2009, Romania; “Storie”, Galleria Viamoronisedici, Bergamo, 2008. “Same Democracy”, Galleria Neoncampobase, Bologna, 2008. “1.60”, Bergamo 2007. E’ stato vincitore del secondo premio del Premio Internazionale del-la Performance, Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento nel 2008.