Una carrellata di ritratti, campionario degli stili dei vari artisti, è quella che viene esposta alla Art Action.

Il ritratto è sicuramente uno dei temi classici della pittura di tutti i tempi. E gli artisti della galleria non perdono l’occasione di cimentarsi su questa tematica che mette in luce la personalità del pittore che si confronta con il proprio alter ego, da secoli visto sia come nobiluomo (o nobildonna) o come uomo (o donna) del popolo.

Diciamo che nel ritratto il pittore riesce a mettere in gioco la propria capacità di reinventarsi sotto mentite spoglie. E a tale scopo deve far leva non solo sulle proprie capacità tecniche ma anche e soprattutto su quelle di indagine psicologica. Non a caso i ritratti meglio riusciti sono quelli che fanno affiorare una tensione emotiva nel soggetto che non sarebbe possibile se non grazie ad un forte sforzo di immedesimazione tale da cogliere anche le più piccole sfumature di colore e di pensiero da parte del suo autore.

A innalzare il livello qualitativo della mostra, c’è in esposizione un’opera di Fernando Botero, un nudo di donna, che non staremo qui a spiegare se originale o litografia.
A questa si affiancano gli inconfondibili ritratti in stile naif di Gero Urso, le fantasmagoriche figure dai tratti taglienti di Giovanni Pedrazzini, il volto frammentato e specularmente deformato di Paolo Avanzi, i delicati ritratti in stile classico di Valeria Casarotti e Teresa Garofalo, le figure in collage materico di Giulia Voltini e infine gli assemblaggi post-moderni di Anna Maria Indino.

Una piccola ma significativa selezione delle opportunità di rappresentazione offerte da questo genere pittorico.

Paolo Avanzi