”Posso ancora ricordare quando,bambino, nell'osservare il cielo stellato, per prima volta ho riflettuto sull'idea di
Infinito..” (“Ich kann mich noch erinnern, als ich als Kind den Sternehimmel bewusst beobachtet habe und zum ersten
mal über die Unendlichkeit nachgedacht habe..” )

Curatore:Sergio Gadddi
Co-curatori: Luisa Pavesio – Antonio Campanile
il Dottor Sergio Gaddi, ha organizzato mostre dei grandi Maestri: Mirò, Picasso, Magritte etc.

Ha sposato il progetto “ INFINITY TRIBUTE TO ROMAN OPALKA”.
Con questa esposizione, l'Artista svizzero Andreas Lüthi, nativo di Frauenfeld-Zurigo, rende omaggio al Maestro
Roman Opalka, pittore franco polacco nato in Francia e morto a Roma nel 2011, pluripremiato per le opere concettuali
di intensa originalità, dove il numero diventa cifra e strumento di rappresentazione dell'Infinito. Nell'opera più
significativa di Lüthi all'interno dell'esposizione genovese, intitolata appunto “Infinity”, e nelle altre opere in mostra,
l'Artista svizzero manifesta e esplicita l'idea di un tempo senza limiti e senza fine da cui è sempre stato ossessionato: il
che rende ragione del fatto che Opalka gli sia apparso come il mediatore di un percorso capace di raggiungere il folle,
insensato traguardo di dipingere un infinito destinato a sfuggire per sempre all'Artista e all'uomo.Eppure le tele di Lüthi
si distinguono da quelle di Opalka per gli sfondi colorati, meno severi, e per l'andamento delle tele,che appaiono agli
occhi degli osservatori come mappe astrali di continenti dell'anima, percorsi e incrociati da numeri trascritti in
sequenze. Dove l'elemento liquido induce movimento sulle superfici, come una sorta di mare in cui sotto uno strato di
calma pullula una vita irregolare e fantastica.
La mostra genovese completa il percorso del pittore elvetico in Italia, trascorsa l'esposizione alla Biennale di Venezia
presso Palazzo Bembo e la recentissima conferenza stampa per annunciare l’apertura del Museo Arte Contemporanea
Andreas Lüthi il primo di Agosto 2024 ad Orsara di Puglia. Il Presidente dell’associazione Andreas Lüthi ha nominato
direttore del MACAL l’artista, curatore e Art Manager Antonio Campanile.
Sarà ospite della mostra mostra Maria Rita Vita, action painter apuana già nota al grande pubblico e alla critica per le
sue multicolori tele di ispirazione pollockiana.
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