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Trionfi romani
La nuova mostra che s’inaugura al Colosseo affronta il concetto del trionfo romano, dagli Etruschi fino a Costantino, attraverso un centinaio di opere tra rilievi, monete, bronzi, sculture e pitture.
Comunicato stampa
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La nuova mostra che s’inaugura al Colosseo affronta il concetto del trionfo romano, dagli Etruschi fino a Costantino, attraverso un centinaio di opere tra rilievi, monete, bronzi, sculture e pitture.
La Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma conferma il programma ormai avviato da più stagioni presso l’Anfiteatro Flavio, esplorando i grandi temi della civiltà antica secondo progetti che coniugano il rigore scientifico con un moderno linguaggio espositivo. Infatti, la mostra permette di accostarsi ai diversi modelli ideologici e figurativi che nel tempo hanno concorso a definire la fisionomia di tale cerimonia, di importanza assolutamente centrale nella vita pubblica e politica del mondo antico.
Il percorso è stato organizzato, pertanto, intorno a nuclei tematici fortemente differenziati.
La prima sezione, dedicata al Trionfo, è articolata in una sequenza che, dal mondo etrusco e dalle rappresentazioni funerarie della processione del magistrato agli Inferi con un seguito di musici e littori (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, Urna con scena di corteo), giunge fino al mondo ellenistico, con le immagini del trionfo di Dioniso sugli Indiani, tema diffuso a seguito della stupefacente campagna orientale di Alessandro Magno (Frankfurt am Main, Liebighaus, sarcofago con scena di corteo). A Roma le soluzioni iconografiche si diversificano: dalla processione circense, che all’apertura dei giochi al Circo Massimo sfilava tra le vie della città con un solenne apparato scenografico - giovani, attori, musici, e le stesse immagini degli dei su portantine (Roma, San Lorenzo fuori le Mura, coperchio di sarcofago) - fino alla vera e propria processione trionfale, in cui al seguito del magistrato trionfatore erano esibiti i prigionieri in catene, le riproduzioni delle città sottomesse e, soprattutto, l’enorme massa di ricchezza accumulata come bottino di guerra (Arco di Traiano a Benevento, fregio dell’attico).
Una seconda sezione è riservata alle immagini dei Vincitori e dei Vinti: dai volti dei più noti trionfatori repubblicani (Emilio Paolo, Cesare, Pompeo, fino ad Ottaviano), alla riproduzione delle scene di battaglia (Mantova, Palazzo Ducale, Rilievo con lotta tra Romani e Galli), ai monumenti eretti a seguito delle campagne vittoriose con l’affissione in bella vista delle armi dei nemici sottomessi (Roma, Centrale Montemartini, Trofeo degli Horti Sallustiani), fino alle immagini commemorative delle Vittorie, con i generali in abito militare incoronati dalle stesse Vittorie, e i nemici sottomessi inginocchiati ai loro piedi. Alcuni oggetti straordinari permetteranno di comprendere come le armi stesse si possano caricare di un valore anche simbolico: elmi, falere, pettorali di cavallo e bighe appaiono riccamente decorati con scene di battaglie, immagini del generale vincitore e del trionfo militare. Chiude l’esposizione una scelta delle raffigurazioni delle popolazioni vinte, ormai inderogabilmente sottomesse al potere di Roma: Greci, capi Barbari, Daci e Giudei che, le mani in catene dietro la schiena, il capo chino, mostrano di appartenere ad un mondo ormai in dissoluzione.
Materiali, dunque, per la prima volta riuniti insieme: un’occasione unica per accostarsi con più compiutezza all’ideologia del Trionfo e della Vittoria militare, in un mondo che nel volgere di pochi secoli sarà capace di comprendere al suo interno tutto il bacino del Mediterraneo.
Inscindibile dalla mostra uno sguardo all’arco di Costantino, il più grande arco trionfale conosciuto che si erige imponente accanto al Colosseo, e una passeggiata nel Foro romano lungo la via Sacra, asse privilegiato del corteo trionfale, attraverso gli archi di Tito e di Settimio Severo con rilievi che rappresentano l’intera processione di vincitori e vinti, e vittorie alate pronte a incoronare il generale conquistatore.
Il progetto della mostra prevede un secondo atto, dopo il Colosseo, che ne riprenderà il prossimo anno le fila percorrendo tutti i secoli successivi, sino ai nostri giorni.
La Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma conferma il programma ormai avviato da più stagioni presso l’Anfiteatro Flavio, esplorando i grandi temi della civiltà antica secondo progetti che coniugano il rigore scientifico con un moderno linguaggio espositivo. Infatti, la mostra permette di accostarsi ai diversi modelli ideologici e figurativi che nel tempo hanno concorso a definire la fisionomia di tale cerimonia, di importanza assolutamente centrale nella vita pubblica e politica del mondo antico.
Il percorso è stato organizzato, pertanto, intorno a nuclei tematici fortemente differenziati.
La prima sezione, dedicata al Trionfo, è articolata in una sequenza che, dal mondo etrusco e dalle rappresentazioni funerarie della processione del magistrato agli Inferi con un seguito di musici e littori (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, Urna con scena di corteo), giunge fino al mondo ellenistico, con le immagini del trionfo di Dioniso sugli Indiani, tema diffuso a seguito della stupefacente campagna orientale di Alessandro Magno (Frankfurt am Main, Liebighaus, sarcofago con scena di corteo). A Roma le soluzioni iconografiche si diversificano: dalla processione circense, che all’apertura dei giochi al Circo Massimo sfilava tra le vie della città con un solenne apparato scenografico - giovani, attori, musici, e le stesse immagini degli dei su portantine (Roma, San Lorenzo fuori le Mura, coperchio di sarcofago) - fino alla vera e propria processione trionfale, in cui al seguito del magistrato trionfatore erano esibiti i prigionieri in catene, le riproduzioni delle città sottomesse e, soprattutto, l’enorme massa di ricchezza accumulata come bottino di guerra (Arco di Traiano a Benevento, fregio dell’attico).
Una seconda sezione è riservata alle immagini dei Vincitori e dei Vinti: dai volti dei più noti trionfatori repubblicani (Emilio Paolo, Cesare, Pompeo, fino ad Ottaviano), alla riproduzione delle scene di battaglia (Mantova, Palazzo Ducale, Rilievo con lotta tra Romani e Galli), ai monumenti eretti a seguito delle campagne vittoriose con l’affissione in bella vista delle armi dei nemici sottomessi (Roma, Centrale Montemartini, Trofeo degli Horti Sallustiani), fino alle immagini commemorative delle Vittorie, con i generali in abito militare incoronati dalle stesse Vittorie, e i nemici sottomessi inginocchiati ai loro piedi. Alcuni oggetti straordinari permetteranno di comprendere come le armi stesse si possano caricare di un valore anche simbolico: elmi, falere, pettorali di cavallo e bighe appaiono riccamente decorati con scene di battaglie, immagini del generale vincitore e del trionfo militare. Chiude l’esposizione una scelta delle raffigurazioni delle popolazioni vinte, ormai inderogabilmente sottomesse al potere di Roma: Greci, capi Barbari, Daci e Giudei che, le mani in catene dietro la schiena, il capo chino, mostrano di appartenere ad un mondo ormai in dissoluzione.
Materiali, dunque, per la prima volta riuniti insieme: un’occasione unica per accostarsi con più compiutezza all’ideologia del Trionfo e della Vittoria militare, in un mondo che nel volgere di pochi secoli sarà capace di comprendere al suo interno tutto il bacino del Mediterraneo.
Inscindibile dalla mostra uno sguardo all’arco di Costantino, il più grande arco trionfale conosciuto che si erige imponente accanto al Colosseo, e una passeggiata nel Foro romano lungo la via Sacra, asse privilegiato del corteo trionfale, attraverso gli archi di Tito e di Settimio Severo con rilievi che rappresentano l’intera processione di vincitori e vinti, e vittorie alate pronte a incoronare il generale conquistatore.
Il progetto della mostra prevede un secondo atto, dopo il Colosseo, che ne riprenderà il prossimo anno le fila percorrendo tutti i secoli successivi, sino ai nostri giorni.
04
marzo 2008
Trionfi romani
Dal 04 marzo al 14 settembre 2008
archeologia
Location
ANFITEATRO FLAVIO – COLOSSEO
Roma, Piazza Del Colosseo, (Roma)
Roma, Piazza Del Colosseo, (Roma)
Biglietti
Intero €11,00; ridotto € 6.50
Il biglietto consente l’accesso anche alle aree del Palatino e del Foro romano
Orario di apertura
8.30 - 17 dal 5 marzo al 15 marzo
8.30 - 17.30 dal 16 marzo al 29 marzo
8.30 - 19.15 dal 30 marzo al 31 agosto
8.30 -19 dal 1 settembre al 14 settembre
La biglietteria chiude un'ora prima
Vernissage
4 Marzo 2008, ore 18.30
Editore
ELECTA
Curatore