L’evento prosegue il 14 maggio 2006 presso la Galleria Studio2 di Faenza e vede protagonista un altro artista: il marchigiano Giovanni Gaggia.
L’esposizione rappresenta l’atto conclusivo di un progetto che l’artista ha sviluppato sulle clienti che frequentano il salone e del suo staff. Le opere sono realizzate con una tecnica molto particolare, a lui molto congeniale e intimamente connessa alla sua complessa ricerca artistica precedentemente incentrata su temi di forte impatto come la morte ed il disfacimento del corpo.
La tecnica è quella della fotografia, personalizzata e arricchita dalle immagini disegnate e sovrapposte ad essa attraverso un sottile foglio di plastica trasparente. Le opere esposte rappresentano un viaggio simbolico nella vita delle 20 donne ritratte, elette per l’occasione a modelle. Il senso delle immagini trattate attraverso interventi acidi e ironici, congiunge il lampo dell’ispirazione con la sotterranea e costante evocazione etica di creare icone della memoria.
