Turno 14|22
Mostra e performance con 12 artisti a cura del collettivo Alterarti

L’artista relazionato al tempo e non solo allo spazio: il collettivo Alterarti in collaborazione con l’Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna presenta l’iniziativa Turno 14|22, in programma all’interno del complesso milanese di Cascina Cuccagna.

Domenica 2 ottobre 2011 dalle ore 14.00 alle 22.00
Milano, Via Cuccagna 2
Angolo via Muratori

Cosa accade quando l’artista anziché relazionarsi solo allo spazio della tela o della sala espositiva si relaziona anche al tempo necessario alla nascita e morte della sua opera?
A rispondere alla domanda è il gruppo di curatori Alterarti, che ha invitato 12 giovani artisti dotati di un notevole spessore culturale e amore per la filosofia, attori di una performance in calendari0 domenica 2 ottobre nel cuore di Milano, presso Cascina Cuccagna, edificio rurale di fine Seicento, negli ultimi anni soggetta ad un enorme lavoro di recupero e restauro. La scelta della cascina come luogo per la performance rimanda all’idea dell’opera in fieri, essendo la cascina in parte ancora in fase di cantiere, e quindi, come le opere qui proposte, soggetta a mutazioni progressive.
La performance Turno 14|22 vuole rimandare a un classico turno di lavoro di 8 ore, in cui i 12 artisti sono chiamati a riflettere e percorrere il loro personale processo ideativo e creativo fatto di sudore, fatica, pratica ma anche metodo, ricerca, esperienza, studio e solitudine. Durante le 8 ore alcuni artisti fanno nascere da zero l’opera, che prende vita e muore in un tempo convenzionale che idealmente simboleggia il divenire delle cose, mentre altri artisti lavorano su tracce preesistenti di un proprio lavoro che qui fanno evolvere. Altre opere ancora prendono forma sotto gli occhi dei visitatori che sono invitati ad interagire liberamente con gli artisti presenti.

Ed ecco dunque una serie di specchi appesi, che lavorando in potenza troveranno forse il momento di riflettersi con esattezza l’uno nell’altro secondo il capriccio del tempo; ed ecco teli che sono rimasti a contatto con la ruggine di lastre di metallo e ne portano i segni, che diverranno imprevedibile scultura durante la performance. Ecco ancora un ponte in costruzione, che precario soccomberà al peso del tempo simbolico.

Il concept della mostra nasce da una riflessione sui concetti espressi da Martin Heidegger nel suo testo “Dell’origine sull’opera d’arte e altri scritti”. È l’operare artistico, il concretizzarsi di un’idea, del proprio essere e non l’oggetto, la vera essenza dell’arte; quello che rimane in un secondo momento è solo l’attestazione e la prova del nostro esistere e di quello che è stato. L’operare artistico, è questo il fulcro della mostra.

L’esposizione si concentra non solo sull’opera d’arte in quanto tale ma anche, e soprattutto, sul processo creativo: l’evento è strutturato come una mostra nel suo farsi, un’opera in divenire, in continua trasformazione.

Lo spettatore ha modo di prendere parte all’intera fucina ideativa-produttiva-realizzativa che sottende la creazione dell’opera e la sua messa in esposizione, confrontandosi in prima persona con i dubbi, le domande, le perplessità proprie dell’artista. All'interno di spazi non deputati e visibilmente non finiti - ulteriore limite/sfida con cui gli artisti devono confrontarsi - l’atto creativo segue la sua naturale evoluzione tramutandosi in forme ed immagini, per concretizzarsi in opere compiute, in divenire o in lavori volutamente fallimentari.
Lo scopo è quello di sviluppare una riflessione ed aprire un dibattito sulla figura dell'artista oggi, evidenziando il duro lavoro di ricerca ideologica e pragmatica che sottende la creazione dell’opera, sfatando l'ideale dell’artista romantico. Mostrare la processualità del lavoro e delle opere presentate risponde al tentativo di dare una panoramica concreta sul ruolo dell'artista-lavoratore all'interno del mondo d’oggi, evidenziando una mancanza di riconoscimento quanto di legittimazione e di tutela dello stesso.
Durante le otto ore l’evento è accompagnato da una performance sonora che culminerà in un live acustico della band Mariposa. Contributo musicale a cura di Elita.


Artisti presenti
Giuseppe Buffoli, Francesco Capponi, Andrea Carrara, Marco Chiesa, CDST Compagnia Degli Stracci, Painè Cuadrelli, Simona Da Pozzo, Fausto Falchi, Gaia Fugazza, Valentina Maggi, Michele Mazzanti, Barbara Petrecca.

Alterarti
Alterarti è un gruppo di progettazione e diffusione di linguaggi contemporanei. La volontà è quella di lavorare con artisti e realtà che si muovono al di fuori dei grandi circuiti dell’arte, proponendo azioni di rottura, di ricerca e denuncia. Aperto a tutte le forme di contaminazione, indaga e cerca di raccogliere nuove figure artistiche, allo scopo di alterare le sensibilità e di rigenerare il senso critico. Alterarti è una riflessione sul continuo progredire/regredire delle offerte culturali che ci circondano, catturando nuovi stimoli e proposte che nascono sul territorio.
Alterarti è composto da: Beatrice Girelli, Elisa Legnani, Manuel Morisetti, Simone Martoccia e Marco Peron.