Venezia si muove, anche quando sembra ferma e immobile da secoli, si modifica costantemente attraverso uno sguardo, lasciandosi scoprire sempre nuova, pur nell'intuibilità della materia che la compone. Essa è, come realtà oggettiva, come insieme di pietre, acqua, luce, ma esiste nella percezione dell'occhio, espressione di un movimento che è flusso di sensazioni. Due realtà che si sovrappongono, l'essere e l'esistere di questa evidenza sono soggetto e oggetto di Venice RGB, trittico che nasce da una consapevole sperimentazione tecnica sulle possibilità di resa in fotografia di una particolare accezione di movimento.
Venezia, che in queste immagini è ritratta, perde la sua tradizionale funzione di soggetto, colta in prospettive insolite e mai banali, guardata in angoli non consueti, scelta in momenti che sono espressione di un'esperienza personale. La città si muove, ondeggia come un imbarcadero e scorre veloce davanti agli occhi, diviene occasione per un “far sentire”, piuttosto che per un “far vedere”, svelando a noi l'immensa profondità che nasconde al di sotto del visibile.