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Ugo Nespolo – Homo ludens
La mostra “Homo ludens” è dedicata in particolare al lavoro pittorico di Ugo Nespolo e si propone attraverso opere di grande formato di raccontare la ricerca artistica dell’eclettico ed attivissimo artista torinese.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Palazzo Doria, a Loano, ospiterà dal 3 aprile al 6 giugno 2004 il percorso creativo di uno degli artisti più attivi e multiformi dell’arte contemporanea: Ugo Nespolo.
“Homo ludens” è il titolo della mostra, curata da Gian Pietro Menzani, che caratterizzerà la terza edizione del progetto Arte a Palazzo Doria promosso dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano.
Ugo Nespolo, dopo Emilio Tadini e Valerio Adami, ha accolto l’invito dell’Amministrazione Comunale di Loano a condividere il progetto di portare l’arte nel quotidiano: luoghi d’arte e di quotidianità.
Arte a Palazzo Doria si propone, infatti, di presentare l’arte contemporanea in uno dei luoghi pubblici più importanti di Loano, Palazzo Doria, sede del governo della città.
L’idea dell’Amministrazione di Loano è di condurre l'arte al di là dei suoi confini convenzionali per avvicinarla ai cittadini, attraverso non solo le mostre nel palazzo del comune, ma anche con la realizzazione ad esempio di tre fontane artistiche (firmate da Nespolo, Valentini e Chersicla) che hanno dato vita ad una galleria d’arte a “cielo aperto” sulla passeggiata a mare di Loano. L'arte nei comuni luoghi "cittadini" diventa così una piacevole intromissione nel quotidiano che permette di vedere l'opera dal "vivo", senza la "finzione" delle immagini riprodotte, e offre la possibilità di apprezzare la ricchezza espressiva dei suoi linguaggi.
Questo progetto ben si coniuga con l’idea di Nespolo di concepire l’arte “come vita” e con gran parte della sua attività dedicata all’arte applicata (dall’oggettistica - mobili, tappeti, orologi, cravatte, ecc..- alla grafica pubblicitaria, dal cinema sperimentale alla televisione, dalle scenografie teatrali ai costumi).
La mostra “Homo ludens” è dedicata in particolare al lavoro pittorico di Ugo Nespolo e si propone attraverso opere di grande formato di raccontare la ricerca artistica dell’eclettico ed attivissimo artista torinese: un work in progress, un gioco continuo sotto il segno della decostruzione di linguaggi, comportamenti, formule, convenzioni del sistema dell’arte.
I suoi personaggi umani, i suoi interni domestici e museali, le sue caricature di opere d'arte sono perfettamente inseriti in un mondo ludico, totalmente artificiale, che viene sottolineato dal materiale e dalla tecnica usata dall'artista. I grandi quadri risultano rivelatori di intenzioni e strategie critiche oltre che poetiche. Nei dipinti di Ugo Nespolo è fondamentale la riflessione espressa attraverso l’ironia sul lavoro delle avanguardie artistiche. Nespolo smembra le
"parlate" preziose di tutti i mostri dell'avanguardia, li riporta ad accenti elementari, di immediata saggezza. Il momento centrale - anche concettualmente - di questa esperienza resta Il Museo, (1975-'76), quadro di dieci metri di lunghezza, che sarà esposto a Loano, in cui nove visitatori, visti di spalle, guardano quadri di artisti famosi. Il Museo segna l'inizio di un filone mai esaurito di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell'arte altrui.
Tutto ciò trova il suo corrispettivo sul piano della tecnica esecutiva con la costruzione del quadro come un puzzle. Il puzzle diviene un costante riferimento. Esso può essere irregolare nel suo contorno esteriore, così da presentarsi in modi sempre diversi, pur senza contraddire una sostanziale unità di fondo. L'esecuzione del quadro resta affidata alla manualità, alla lavorazione artigianale. Per Nespolo l'arte è soprattutto tecnica e mestiere, in lui trova espressione l'antico ideale della bottega, del laboratorio in cui si progetta e si costruisce.
Ugo Nespolo, intellettuale a trecentosessanta gradi, anche se fa della pittura e dell'arte figurativa il centro delle sue ricerche e dei suoi interessi, non le isola rispetto alle altre forme di espressione, lavorando su piani multipli del linguaggio. Nespolo cancella ogni distinzione fra arte alta e arte bassa, attribuendo a entrambe la medesima dignità. Ciò significa che non solo ogni cosa può essere rappresentata, ma che occorre anche reinterpretarla e trasformarla in un nuovo segno. Ugo Nespolo ha elaborato un suo sistema perfetto per trascrivere il mondo, la sua esperienza artistica è ludica e provocatoria.
La mostra “Homo ludens” è accompagnata da una monografia, curata da Gian Pietro Menzani, che attraverso i testi critici di Germano Beringheli e Lucia Stranile Gioia e una antologia di riflessioni di Renato Barilli, Enrico Baj, Furio Colombo, Enrico Crispolti, Gillo Dorfles, Pierre Restany, Edoardo Sanguineti e Gianni Vattimo suggeriscono un indirizzo di lettura dell’opera pittorica dell’artista.
Il gioco dell’Arte
Dal 3 aprile al 6 giugno 2004 in occasione della mostra “Homo ludens” di Ugo Nespolo, il tema dell’arte sarà al centro di una serie di iniziative organizzate dal Comune di Loano in collaborazione con le categorie economiche della città.
L’arte del gusto
L’arte come linguaggio e codice di comunicazione troverà nel percorso L’arte del gusto una occasione per far riflettere sulla convergenza tra cultura del cibo e mondo dell’arte. La rassegna, dedicata alla creatività che trasforma i cibi e la loro preparazione in un vero e proprio prodotto artistico, coinvolgerà ristoranti, alberghi, bar, gelaterie e pasticcerie di Loano.
Gli artigiani del gusto saranno impegnati nell’elaborazione di singole opere d’arte che potranno essere degustate nel periodo della mostra nei loro locali.
La preparazione e la presentazione del cibo sono elementi di un prodotto artistico che non può fare a meno della buona conoscenza dei materiali, della tecnica e naturalmente del talento. Ed è per questo che la rassegna l’arte del gusto sarà anche l’occasione per far conoscere i principali elementi della cucina locale (olio, ortaggi, erbette ed erbe aromatiche) e per vedere all’opera i giovani talenti.
Saranno infatti organizzate, in collaborazione con la Coldiretti di Loano e con l’Oleificio Polla degustazioni ed esposizioni di prodotti tipici. Inoltre, la Comunità Montana Pollupice presenterà il marchio di provenienza “Pollupice” che contraddistingue i prodotti agricoli e ortofrutticoli del territorio. I giovani cuochi dell’Istituto Alberghiero di Finale Ligure saranno, infine, impegnati in performance di “cucina creativa”.
Arte in vetrina
Gli operatori commerciali di Loano accoglieranno la mostra di Ugo Nespolo con la rassegna Arte in vetrina che li vede coinvolti nell’allestimento artistico delle vetrine dei negozi sul tema della mostra “Homo ludens” (il gioco). I locali e le vetrine della città si trasformeranno in piccole gallerie d’arte dove troveranno spazio le opere dei giovani artisti dell’Istituto d’Arte di Imperia.
“Homo ludens” è il titolo della mostra, curata da Gian Pietro Menzani, che caratterizzerà la terza edizione del progetto Arte a Palazzo Doria promosso dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano.
Ugo Nespolo, dopo Emilio Tadini e Valerio Adami, ha accolto l’invito dell’Amministrazione Comunale di Loano a condividere il progetto di portare l’arte nel quotidiano: luoghi d’arte e di quotidianità.
Arte a Palazzo Doria si propone, infatti, di presentare l’arte contemporanea in uno dei luoghi pubblici più importanti di Loano, Palazzo Doria, sede del governo della città.
L’idea dell’Amministrazione di Loano è di condurre l'arte al di là dei suoi confini convenzionali per avvicinarla ai cittadini, attraverso non solo le mostre nel palazzo del comune, ma anche con la realizzazione ad esempio di tre fontane artistiche (firmate da Nespolo, Valentini e Chersicla) che hanno dato vita ad una galleria d’arte a “cielo aperto” sulla passeggiata a mare di Loano. L'arte nei comuni luoghi "cittadini" diventa così una piacevole intromissione nel quotidiano che permette di vedere l'opera dal "vivo", senza la "finzione" delle immagini riprodotte, e offre la possibilità di apprezzare la ricchezza espressiva dei suoi linguaggi.
Questo progetto ben si coniuga con l’idea di Nespolo di concepire l’arte “come vita” e con gran parte della sua attività dedicata all’arte applicata (dall’oggettistica - mobili, tappeti, orologi, cravatte, ecc..- alla grafica pubblicitaria, dal cinema sperimentale alla televisione, dalle scenografie teatrali ai costumi).
La mostra “Homo ludens” è dedicata in particolare al lavoro pittorico di Ugo Nespolo e si propone attraverso opere di grande formato di raccontare la ricerca artistica dell’eclettico ed attivissimo artista torinese: un work in progress, un gioco continuo sotto il segno della decostruzione di linguaggi, comportamenti, formule, convenzioni del sistema dell’arte.
I suoi personaggi umani, i suoi interni domestici e museali, le sue caricature di opere d'arte sono perfettamente inseriti in un mondo ludico, totalmente artificiale, che viene sottolineato dal materiale e dalla tecnica usata dall'artista. I grandi quadri risultano rivelatori di intenzioni e strategie critiche oltre che poetiche. Nei dipinti di Ugo Nespolo è fondamentale la riflessione espressa attraverso l’ironia sul lavoro delle avanguardie artistiche. Nespolo smembra le
"parlate" preziose di tutti i mostri dell'avanguardia, li riporta ad accenti elementari, di immediata saggezza. Il momento centrale - anche concettualmente - di questa esperienza resta Il Museo, (1975-'76), quadro di dieci metri di lunghezza, che sarà esposto a Loano, in cui nove visitatori, visti di spalle, guardano quadri di artisti famosi. Il Museo segna l'inizio di un filone mai esaurito di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell'arte altrui.
Tutto ciò trova il suo corrispettivo sul piano della tecnica esecutiva con la costruzione del quadro come un puzzle. Il puzzle diviene un costante riferimento. Esso può essere irregolare nel suo contorno esteriore, così da presentarsi in modi sempre diversi, pur senza contraddire una sostanziale unità di fondo. L'esecuzione del quadro resta affidata alla manualità, alla lavorazione artigianale. Per Nespolo l'arte è soprattutto tecnica e mestiere, in lui trova espressione l'antico ideale della bottega, del laboratorio in cui si progetta e si costruisce.
Ugo Nespolo, intellettuale a trecentosessanta gradi, anche se fa della pittura e dell'arte figurativa il centro delle sue ricerche e dei suoi interessi, non le isola rispetto alle altre forme di espressione, lavorando su piani multipli del linguaggio. Nespolo cancella ogni distinzione fra arte alta e arte bassa, attribuendo a entrambe la medesima dignità. Ciò significa che non solo ogni cosa può essere rappresentata, ma che occorre anche reinterpretarla e trasformarla in un nuovo segno. Ugo Nespolo ha elaborato un suo sistema perfetto per trascrivere il mondo, la sua esperienza artistica è ludica e provocatoria.
La mostra “Homo ludens” è accompagnata da una monografia, curata da Gian Pietro Menzani, che attraverso i testi critici di Germano Beringheli e Lucia Stranile Gioia e una antologia di riflessioni di Renato Barilli, Enrico Baj, Furio Colombo, Enrico Crispolti, Gillo Dorfles, Pierre Restany, Edoardo Sanguineti e Gianni Vattimo suggeriscono un indirizzo di lettura dell’opera pittorica dell’artista.
Il gioco dell’Arte
Dal 3 aprile al 6 giugno 2004 in occasione della mostra “Homo ludens” di Ugo Nespolo, il tema dell’arte sarà al centro di una serie di iniziative organizzate dal Comune di Loano in collaborazione con le categorie economiche della città.
L’arte del gusto
L’arte come linguaggio e codice di comunicazione troverà nel percorso L’arte del gusto una occasione per far riflettere sulla convergenza tra cultura del cibo e mondo dell’arte. La rassegna, dedicata alla creatività che trasforma i cibi e la loro preparazione in un vero e proprio prodotto artistico, coinvolgerà ristoranti, alberghi, bar, gelaterie e pasticcerie di Loano.
Gli artigiani del gusto saranno impegnati nell’elaborazione di singole opere d’arte che potranno essere degustate nel periodo della mostra nei loro locali.
La preparazione e la presentazione del cibo sono elementi di un prodotto artistico che non può fare a meno della buona conoscenza dei materiali, della tecnica e naturalmente del talento. Ed è per questo che la rassegna l’arte del gusto sarà anche l’occasione per far conoscere i principali elementi della cucina locale (olio, ortaggi, erbette ed erbe aromatiche) e per vedere all’opera i giovani talenti.
Saranno infatti organizzate, in collaborazione con la Coldiretti di Loano e con l’Oleificio Polla degustazioni ed esposizioni di prodotti tipici. Inoltre, la Comunità Montana Pollupice presenterà il marchio di provenienza “Pollupice” che contraddistingue i prodotti agricoli e ortofrutticoli del territorio. I giovani cuochi dell’Istituto Alberghiero di Finale Ligure saranno, infine, impegnati in performance di “cucina creativa”.
Arte in vetrina
Gli operatori commerciali di Loano accoglieranno la mostra di Ugo Nespolo con la rassegna Arte in vetrina che li vede coinvolti nell’allestimento artistico delle vetrine dei negozi sul tema della mostra “Homo ludens” (il gioco). I locali e le vetrine della città si trasformeranno in piccole gallerie d’arte dove troveranno spazio le opere dei giovani artisti dell’Istituto d’Arte di Imperia.
03
aprile 2004
Ugo Nespolo – Homo ludens
Dal 03 aprile al 06 giugno 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO DORIA – COMUNE
Loano, Piazza Italia, 2, (Savona)
Loano, Piazza Italia, 2, (Savona)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 9.00/13.30
martedì e giovedì ore 14.30/17.30
sabato/domenica ore 10.30/12.30 ore 16.00/19.00
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