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Ugo Sissa – Homo
Dodici sono i quadri esposti, scelti tra i più significativi della vasta attività pittorica di Ugo Sissa: quelli più rivelatori della sua interpretazione dell’umanità e del mondo.
Comunicato stampa
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Martedì 1 giugno 2004 alle ore 18.00 inaugurazione della mostra “UGO SISSA: HOMO”
con la presentazione del prof. Pierre Rosenberg, già Direttore del Museo del Louvre di Parigi.
Galleria d’Arte Zenobio – Cà Zenobio - Dorsoduro 2596, Fondamenta del Soccorso - Venezia
Con questa mostra si inaugura la ‘Galleria d’Arte Zenobio’ e, per l’occasione vengono proposte opere inedite di Ugo Sissa sul legame profondo tra l’artista e l’uomo.
Architetto, pittore, fotografo, oltre che archeologo, Ugo Sissa ebbe una formazione culturale prevalentemente classica che spaziava dal mondo antico orientale a quello greco, dal romano all’ europeo, sempre teso alla ricerca delle radici dell’umanità. Dedicò gran parte della sua vita a rivisitare le civiltà del passato, fonte del nostro essere odierno, compiendo numerosi viaggi che fece sia per studio che per lavoro, senza mai perdere di vista l’ambiente naturale, culturale e sociale che lo circondava. Questa curiosità di conoscere e di sapere lo rese uno tra gli artisti più poliedrici del XX° secolo.
Dodici sono i quadri esposti, scelti tra i più significativi della vasta attività pittorica di Ugo Sissa: quelli più rivelatori della sua interpretazione dell’umanità e del mondo.
Sono simboli, rappresentazioni di concetti inerenti il passato, il presente ed il futuro, proiettati verso l’assoluto, nel loro significato intrinseco, che li rende eterni.
In opere come ad esempio ‘Erede secondo’ o ‘Carnevale spaziale’ o ancora ‘Omaggio a Pisanello’ si alternano esplosioni di gioia a fuochi d’artificio, ognuno originale espressione o particolare interpretazione di stati d’animo alternanti in cui si fondono memoria storica ed ironia, trasmesse con un accurato senso del ritmo segnico e cromatico, base fondamentale di tutta la sua ricerca pittorica.
Ogni colore è puro, netto, compatto ed esprime un preciso significato, senza inutili sfumature, con accostamenti decisi, fondamentali, così la stessa forma, aliena da prospettive, richiama l’essenzialità del segno e del contenuto, la cui profondità va cercata non tanto nella sua rappresentazione, bensì nella significazione inerente il messaggio che racchiude.
Viceversa, la decina di fotografie in bianco e nero esposte ci fanno scoprire un Ugo Sissa, poco conosciuto sotto questo aspetto, che ha affidato alla pellicola la memoria ed il ricordo dei personaggi incontrati, dei luoghi visitati o delle situazioni vissute. Eloquenti testimonianze di una vita intera passata tra gioie e dolori, speranze e delusioni, mille sfaccettature dell’esistenza stessa, comunque espressioni della civiltà ed eterni ritratti della natura umana.
Nelle immagini si alternano soggetti che rappresentano il rigore stilistico del mondo moderno della Olivetti, dove lavorò come architetto, urbanista e designer o la semplicità della vita in un paese dell’Italia del sud o l’espressività di visi colti al volo percorrendo le strade della Polonia o della Germania o ancora il fascino di un Iraq dove il tempo sembra essersi fermato. Sissa si trovava colà per lavoro, avendo vinto un concorso come capo architetto per il governo iracheno. Ebbe così l’opportunità di dedicare tutto il tempo libero ad una delle sue più grandi passioni: l’archeologia.
Le fotografie sono state scattate in formato 4x4, con la fedele e prediletta Rolleiflex, il suo occhio quadrato, come amava definirla. Sono state stampate, dai negativi originali su carta baritata, da Vittorio Pavan.
Capire l’umanità è sempre stata la grande aspirazione di Ugo Sissa, questa mostra è un tentativo per indicarci il cammino percorso, rivelarci la profondità della sua anima e spiegarci una delle chiavi di lettura fondamentale per tutta la sua attività artistica.
La selezione delle opere e l’allestimento sono stati state curati da Tudy Sammartini Sissa e da Laura Hierche.
con la presentazione del prof. Pierre Rosenberg, già Direttore del Museo del Louvre di Parigi.
Galleria d’Arte Zenobio – Cà Zenobio - Dorsoduro 2596, Fondamenta del Soccorso - Venezia
Con questa mostra si inaugura la ‘Galleria d’Arte Zenobio’ e, per l’occasione vengono proposte opere inedite di Ugo Sissa sul legame profondo tra l’artista e l’uomo.
Architetto, pittore, fotografo, oltre che archeologo, Ugo Sissa ebbe una formazione culturale prevalentemente classica che spaziava dal mondo antico orientale a quello greco, dal romano all’ europeo, sempre teso alla ricerca delle radici dell’umanità. Dedicò gran parte della sua vita a rivisitare le civiltà del passato, fonte del nostro essere odierno, compiendo numerosi viaggi che fece sia per studio che per lavoro, senza mai perdere di vista l’ambiente naturale, culturale e sociale che lo circondava. Questa curiosità di conoscere e di sapere lo rese uno tra gli artisti più poliedrici del XX° secolo.
Dodici sono i quadri esposti, scelti tra i più significativi della vasta attività pittorica di Ugo Sissa: quelli più rivelatori della sua interpretazione dell’umanità e del mondo.
Sono simboli, rappresentazioni di concetti inerenti il passato, il presente ed il futuro, proiettati verso l’assoluto, nel loro significato intrinseco, che li rende eterni.
In opere come ad esempio ‘Erede secondo’ o ‘Carnevale spaziale’ o ancora ‘Omaggio a Pisanello’ si alternano esplosioni di gioia a fuochi d’artificio, ognuno originale espressione o particolare interpretazione di stati d’animo alternanti in cui si fondono memoria storica ed ironia, trasmesse con un accurato senso del ritmo segnico e cromatico, base fondamentale di tutta la sua ricerca pittorica.
Ogni colore è puro, netto, compatto ed esprime un preciso significato, senza inutili sfumature, con accostamenti decisi, fondamentali, così la stessa forma, aliena da prospettive, richiama l’essenzialità del segno e del contenuto, la cui profondità va cercata non tanto nella sua rappresentazione, bensì nella significazione inerente il messaggio che racchiude.
Viceversa, la decina di fotografie in bianco e nero esposte ci fanno scoprire un Ugo Sissa, poco conosciuto sotto questo aspetto, che ha affidato alla pellicola la memoria ed il ricordo dei personaggi incontrati, dei luoghi visitati o delle situazioni vissute. Eloquenti testimonianze di una vita intera passata tra gioie e dolori, speranze e delusioni, mille sfaccettature dell’esistenza stessa, comunque espressioni della civiltà ed eterni ritratti della natura umana.
Nelle immagini si alternano soggetti che rappresentano il rigore stilistico del mondo moderno della Olivetti, dove lavorò come architetto, urbanista e designer o la semplicità della vita in un paese dell’Italia del sud o l’espressività di visi colti al volo percorrendo le strade della Polonia o della Germania o ancora il fascino di un Iraq dove il tempo sembra essersi fermato. Sissa si trovava colà per lavoro, avendo vinto un concorso come capo architetto per il governo iracheno. Ebbe così l’opportunità di dedicare tutto il tempo libero ad una delle sue più grandi passioni: l’archeologia.
Le fotografie sono state scattate in formato 4x4, con la fedele e prediletta Rolleiflex, il suo occhio quadrato, come amava definirla. Sono state stampate, dai negativi originali su carta baritata, da Vittorio Pavan.
Capire l’umanità è sempre stata la grande aspirazione di Ugo Sissa, questa mostra è un tentativo per indicarci il cammino percorso, rivelarci la profondità della sua anima e spiegarci una delle chiavi di lettura fondamentale per tutta la sua attività artistica.
La selezione delle opere e l’allestimento sono stati state curati da Tudy Sammartini Sissa e da Laura Hierche.
01
giugno 2004
Ugo Sissa – Homo
Dal primo al 30 giugno 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO ZENOBIO – COLLEGIO ARMENO
Venezia, Dorsoduro, 2596, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 2596, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni 17.00 - 20.00
Vernissage
1 Giugno 2004, ore 18.00
Sito web
www.ugosissa.com
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