Biografia

Umberto Mastroianni nasce a Fontana Liri (FR) nel 1910. Nel 1924 giunge a Roma dove frequenta lo studio dello zio Domenico e i corsi di disegno presso l’ Accademia di San Marcello. Nel 1926 si trasferisce a Torino e affina il “ mestiere di scultore “ nell’ atelier di Michele Guerrisi. Nel 1930 iniziano i primi riconoscimenti ufficiali e le prime mostre nazionali. Chiamato alle armi durante la guerra partecipa poi alla Resistenza con un impegno che lo porterà a trasferire nella sua opera successiva le istanze nate da quella concreta lotta in nome della libertà, formulando una vera “ poetica della Resistenza “.
L’esigenza di esprimere con forza il sua grande desiderio di pace e di libertà è testimoniata dai
numerosi monumenti che ha realizzato. Tra questi il “ Monumento ai caduti di tutte le guerre “ di
Frosinone e il “ Mausoleo della pace “ di Cassino. Ha insegnato scultura nelle Accademie di Belle Arti di Torino eBologna, Napoli e Roma. Dal 1970 ha vissuto a Marino, vicino a Roma e qui muore nel 1998.


Esposizioni Ha esposto le sue opere nelle maggiori città del mondo ; al MOMA ed al Guggenheim di New York, alla Gallerie de France di Parigi e a Osaka sono esposte sue opere.
Nel 1930 iniziano i primi riconoscimenti ufficiali e, di lì a poco, le prime mostre a livello nazionale ed europeo, tra cui nel ‘ 35 la Quadriennale di Roma e nel ‘ 36 la Biennale di Venezia. Nel 1951 tiene la sua prima personale alla Galerie de France di Parigi e nel 1958 ottiene alla XXIX Biennale di Venezia il Gran Premio Internazionale per la scultura.Nel 1960 espone a New York e al Dallas Museum of Fine Arts. Da ricordare poi le esposizioni a Parigi nel 1976, ad Urbino nel 1977, a Firenze a Forte Belvedere nel 1981, a Brescia nel 1984, al Cairo nel 1987, a Milano nel 1989, anno nel quale gli viene consegnato a Tokio il “ Premium Imperiale “, una sorta di Nobel del Sol Levante.

Opere in mostra Dopo un primo periodo figurativo caratterizzato soprattutto dal recupero di forme espressive arcaiche ed antiche (ritrattistica romana del II secolo, scultura egizia), ed in seguito improntato sul futurismo boccioniano con qualche infiltrazione neocubista, nel dopoguerra Mastroianni persegue una linea astratta utilizzando sia strutture informali sia schemi geometrizzanti, dinamici e vitalistici. Come scultore elabora delle opere di tensioni interne, che nella loro coesione di spinte centrifughe e centripete stanno sempre al limite di una possibile deflagrazione.
In mostra presso la Galleria Alisea una ventina di disegni inediti su carta,alcune sculture in carta, alcuni piombi operati e dipinti, un decina di opere uniche che vanno dalla tecnica mista su cartoncino all’acquarello, al retouchè su carta intelata, al cartone operato e dipinto, all’olio su sacco. Completano la mostra due sculture astratte in bronzo.

Critica Di lui hanno scritto: G. Carlo Argan,, Palma Bucarelli,Costanzo Costantini, Floriano De Santi, Giorgio Di Genova, Francesco Moschini, Salvatore Quasimodo, Erich Steingraber, Claudia Terenzi, Aldo Passoni, Nello Ponente.