Da Milano a Siena e oltre. Sul filo della memoria.


Sarà inaugurata il prossimo 28 Giugno la prima mostra personale di Umberto Trezzi “Revolving by Max to Ube”al Bart di Casole d’Elsa, punto d’incontro innovativo e raffinato tra le diverse tipologie d’arte contemporanea, compresa quella della tavola. In un’atmosfera ricca di richiami al bello sulle colline tra Firenze e Siena, Umberto Trezzi, milanese naturalizzato senese dal lontano 1988, già manager per il settore marketing e comunicazione di alcune delle aziende italiane più importanti nel campo del vetro, del cristallo e del complemento d’arredo, ora ha potuto dedicarsi a tempo pieno al suo amore per la pittura.

Fonte d’ispirazione per le sue opere, in mostra ne saranno presentate una ventina, realizzate tra il 1995 e oggi, sono le nature morte realizzate dal fratello Massimiliano (Max) negli anni Settanta, reinterpretate e inserite in contesti pittorici diversi. Ogni quadro richiama il linguaggio di un artista tra i più celebri e rappresentativi dell’arte contemporanea, da Basquiat, a Kuitca, fino a Mimmo Rotella, che rielaborati da Umberto Trezzi (Ube) rivivono in opere dal forte impatto emotivo.

L’artista, attraverso l’uso di materiali semplici, come legno, tela di sacco e involucri di medicinali, riesce a riproporre le forme quotidiane delle nature morte del fratello in una veste del tutto rinnovata e originale, inserendo nello spirito dell’opera anche un forte contenuto sociale.

Al contempo Trezzi non disdegna di sovrapporre o inserire i suoi still life in opere di artisti che hanno fatto la storia dell’arte moderna da Cezanne a Matisse, da Kandinskj a Leger, quale omaggio al contributo dagli stessi fornito alla sua formazione culturale.