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Un certain regard
Due opposte vocazioni si contendono il campo : l’una tende a fare del linguaggio un elemento senza peso, che aleggia sopra l’opera come una nuvola; l’altra mira a trasmettere alla medesima comunicazione la concretezza delle sensazioni, lo spessore impalpabile e il peso etereo dei corpi
Comunicato stampa
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Dopo Duchamp non esiste una definizione di arte che valga una volta per tutte. L'arte muta e le trasformazioni sono così radicali da esibire anche opere che sembrano estranee al mondo dell'arte: numerossime sono le forme assunte oggi dall'arte contemporanea e talvolta in contraddizione tra loro.
Rimane, al centro, il problema di commutare l'esperienza artistica (il vissuto e la visione personale) in rappresentazione, nella varietà dei mezzi, dei procedimenti e dei materiali : spesso le cose, nella loro essenza, non sono come appaiono e le spiegazioni non rivelano appieno il mistero.
Leggere "l'opera d'arte" vuol dire interpretare, comprendere, spiegare; non soffermarsi cioè solo all'immagine - spesso riconoscibile- ma entrare nei significati dell'opera e nell'insieme dei suoi elementi : colmare lo scarto tra ciò che vediamo e la trama dei propositi da cui è avvolta.
Il mistero dell'opera d'arte è costituito dalla sua realtà che insieme si svela e si nasconde, che racchiude un "quid" di indeterminatezza costituito da sensazioni, emozioni,allusioni,citazioni,visibile e invisibile. Un insieme di esperienze conoscitive, sensoriali ed emozionali che assicurano vitalità e concretezza all'opera,un'energia strisciante che sopravvive al momento creativo.
"Un certain regard" è un parziale tentativo di descrivere uno stato fluido, imprevedibile, un momento non solidificato di un'esperienza in divenire; con un occhio di riguardo al diverso, all'indecifrabile e non- convenzionale: una sfida ad appropriarsi di linguaggi differenti, analizzando il problema delle intenzioni, indagando la misura analitica del pensare, scoprendo il retroterra emozionale, letterario e filosofico e talvolta le relazioni tra arte e scienza: quasi un'apologia del metodo.
Privilegiata in questa rassegna è la scelta di materiali anomali : carta, legno, stoffa, ferro, silicone, gesso elementi natutali, creta e acqua.
Rimane, al centro, il problema di commutare l'esperienza artistica (il vissuto e la visione personale) in rappresentazione, nella varietà dei mezzi, dei procedimenti e dei materiali : spesso le cose, nella loro essenza, non sono come appaiono e le spiegazioni non rivelano appieno il mistero.
Leggere "l'opera d'arte" vuol dire interpretare, comprendere, spiegare; non soffermarsi cioè solo all'immagine - spesso riconoscibile- ma entrare nei significati dell'opera e nell'insieme dei suoi elementi : colmare lo scarto tra ciò che vediamo e la trama dei propositi da cui è avvolta.
Il mistero dell'opera d'arte è costituito dalla sua realtà che insieme si svela e si nasconde, che racchiude un "quid" di indeterminatezza costituito da sensazioni, emozioni,allusioni,citazioni,visibile e invisibile. Un insieme di esperienze conoscitive, sensoriali ed emozionali che assicurano vitalità e concretezza all'opera,un'energia strisciante che sopravvive al momento creativo.
"Un certain regard" è un parziale tentativo di descrivere uno stato fluido, imprevedibile, un momento non solidificato di un'esperienza in divenire; con un occhio di riguardo al diverso, all'indecifrabile e non- convenzionale: una sfida ad appropriarsi di linguaggi differenti, analizzando il problema delle intenzioni, indagando la misura analitica del pensare, scoprendo il retroterra emozionale, letterario e filosofico e talvolta le relazioni tra arte e scienza: quasi un'apologia del metodo.
Privilegiata in questa rassegna è la scelta di materiali anomali : carta, legno, stoffa, ferro, silicone, gesso elementi natutali, creta e acqua.
19
maggio 2012
Un certain regard
Dal 19 maggio al 30 giugno 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA CART
Monza, Via Giuseppe Sirtori, 7, (Monza E Brianza)
Monza, Via Giuseppe Sirtori, 7, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da martedi a sabato ore 15,30-19,30
Vernissage
19 Maggio 2012, h 18,30
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