Da mercoledì 28 febbraio a giovedì 29 marzo sarà visitabile nel foyer del teatro Puccini la mostra interamente dedicata alla figura e al lavoro multiforme di Renzo Tarabusi, sceneggiatore dei generi più svariati, dalla prosa, alle trasmissioni in radio e agli spettacoli in televisione, dalla regia cinematografica alle commedie musicali alla pubblicità.

Con Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi costituì una delle grandi “ditte” del teatro leggero e del varietà italiano. La notorietà a livello nazionale arrivò con la rivista “Chi vuol esser lieto sia” nel 1950-51, per la quale furono premiati con la “maschera d’argento”. I critici scoprirono una scrittura del teatro leggero che,come dice Aldo Grasso, era “impertinente, trasgressivo, colmo d’allusioni, trascinante”. La televisione incrementò ulteriormente la loro fama: “Un, Due, Tre”, che consacrò la coppia comica Tognazzi-Vianello, fu il primo grande varietà per il piccolo schermo e durò ben sei anni consecutivi. Seguirono altre trasmissioni di successo come “Il Giocondo” e “Il Tappabuchi” con Raimondo Vianello e Corrado.

Quella di Scarnicci e Tarabusi fu una comicità garbata spesso al limite del geniale. Il successo, anche a livello internazionale, arrivò in campo teatrale con le commedie “Caviale e lenticchie”(1956), e con “I papà nascono negli armadi” (1959), che debuttarono entrambe con la compagnia di Nino Taranto. In esposizione locandine di spettacoli di prosa internazionale, costumi di scena, testimonianze relative alla collaborazione televisiva, teatrale e cinematografica con Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, fotografie inedite, video contenente i più significativi sketches tratti da “Un, Due, Tre”, “Il Giocondo” 1964 e “Il Tappabuchi” 1967 realizzato a cura di Vito Molinari.