Restaurato per l’occasione da Ottorino Nonfarmale e riportato a una condizione di inedita leggibilità, il quadro appartiene all’Università. Fu recuperato agli studi da Roberto Longhi, che lo pubblicò nel 1940, e si può dire rappresenti una tappa significativa nell’evoluzione del genere ritrattistico: qui Ercole de’ Roberti sperimenta infatti una struttura compositiva che, per ampiezza e articolazione, si discosta dalle più diffuse tipologie quattrocentesche, anticipando un approccio al soggetto che sarà sviluppato solo in epoca di “maniera moderna”.
La mostra inaugura un nuovo ciclo di eventi che UNIBOCULTURA, il cartellone culturale dell’Università, riproporrà in altre occasioni con la stessa formula: al centro dell’evento un quadro, un oggetto di design, un importante pezzo d’arte; attorno altre testimonianze per raccontare il suo tempo e il suo ambiente.
Così, accanto al ritratto del Signore di Bologna si aggiungerà l’imponente tela con la Madonna in trono e la famiglia Bentivoglio al completo, opera di Lorenzo Costa trasferita in mostra dalla chiesa bolognese di San Giacomo Maggiore, sua sede abituale. Inoltre l’esposizione sarà arricchita da alcuni oggetti coevi con la funzione di evocare la vita di corte, e da una serie di documenti attraverso i quali dare immagine all’antico Palazzo Bentivoglio, principesca residenza distrutta nel 1507.