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Universo Depero
Il Museo Archeologico Regionale di Aosta prosegue l’indagine sulle avanguardie storiche del ‘900 (negli anni scorsi sono state realizzate due grandi rassegne dedicate a Paul Klee e Wassily Kandinsky) focalizzando l’attenzione su Fortunato Depero, una delle figure maggiormente significative del secolo scorso che ha saputo proporre una visione dell’arte totale.
Universo Depero, a cura di Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero, s’inaugura giovedì 12 dicembre 2013 per rimanere aperta sino all’11 maggio 2014 ed è organizzata dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta in collaborazione con il Mart di Rovereto che ha assicurato il prestito di una serie particolarmente significativa di opere, alcune mai esposte prima d’ora, che spaziano dal 1910 alla fine degli anni Quaranta.
Universo Depero, a cura di Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero, sinaugura giovedì 12 dicembre 2013 per rimanere aperta sino all11 maggio 2014 ed è organizzata dallAssessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle dAosta in collaborazione con il Mart di Rovereto che ha assicurato il prestito di una serie particolarmente significativa di opere, alcune mai esposte prima dora, che spaziano dal 1910 alla fine degli anni Quaranta.
La mostra fa parte di un progetto teso alla valorizzazione dellartista, come confermano i tanti eventi internazionali che lo coinvolgono tra cui Depero y la reconstruccion futurista del universo proposta sino al 12 gennaio 2014 a La Pedrera di Barcellona, la grande rassegna sul futurismo in programma al Guggenheim di New York dal 21 febbraio al 1° settembre 2014 a cui farà seguito, in giugno, la personale Depero futurista alla Fundacion Juan March di Madrid.
I prestiti del Mart sono arricchiti da testimonianze significative provenienti da altre realtà museali fondazioni, gallerie e musei aziendali come la Campari con cui si è sviluppato un lungo sodalizio durato dal 1925 al 1939. Non manca, poi, un nucleo di testimonianze che fanno parte della collezione personale dellartista Ugo Nespolo che ha sempre considerato Depero un suo fondamentale punto di riferimento.
Attivo per quarantanni, Fortunato Depero è un personaggio a tutto tondo che ha sfidato le convenzioni attraverso un processo creativo in grado di spaziare dal teatro alla pubblicità; dal design allartigianato attraverso la sperimentazione di differenti tecniche, come dimostrano le sue celebri tarsie di stoffe colorate, affermano i curatori Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero che ricordano come proprio Umberto Boccioni, nel 1916, rimproverava amichevolmente a Depero di osare troppo.
Nel celebre manifesto Ricostruzione futurista delluniverso firmato da Giacomo Balla e Fortunato Depero nel marzo 1915 gli intendimenti erano chiari: Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo realizzare questa fusione totale per ricostruire l'universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente. Daremo scheletro e carne all'invisibile, all'impalpabile, all'imponderabile, all'impercettibile. Troveremo degli equivalenti astratti di tutte le forme e di tutti gli elementi dell'universo, poi li combineremo insieme, secondo i capricci della nostra ispirazione, per formare dei complessi plastici che metteremo in moto.
La mostra in programma ad Aosta affronta lUniverso Depero nelle sue differenti declinazioni: sono esposte oltre 100 opere tra dipinti, arazzi, tarsie, panciotti futuristi (il Panciotto di Tina Strumia proviene del museo dellAeronautica Gianni Caproni di Trento), mobili, sculture, bozzetti, progetti, libri (tra cui il celebre Libro imbullonato del 1927), disegni e schizzi in unesposizione che ripercorre liter creativo dellartista dai suoi esordi in ambito simbolista (la mostra si apre proprio con unopera simbolista come Il taglialegna del 1912) alla sua adesione al futurismo giungendo sino alle realizzazioni degli anni quaranta quando appare evidente il recupero della tradizione e dellarte popolare.
In una rassegna così concepita, non mancano le riflessioni sul teatro e la danza (appaiono di particolare significato i progetti per I Balli Plastici provenienti dal Mart, oltre allo storico dipinto Tarantella del 1918), sulle tappe che hanno condotto nel 1919 alla nascita di Casa Depero, sullesperienza americana (qui nascono i progetti per Vanity Fair e Vogue), così come sullo stretto legame con il mondo pubblicitario che per Depero ha lo stesso valore della ricerca artistica indipendente, tanto che nel 1926 espone alla Biennale di Venezia una sua pubblicità per Campari, Squisito al selz.
La rassegna è divisa in sette sezioni che delineano le fasi salienti della sua esperienza artistica: 1) Esordi e Futurismo; 2) Clavel e il Teatro; 3) Casa del Mago; 4) Pubblicità; 5) Stile dacciaio; 6) Scacchiere; 7) Rivisitazioni.
Come emerge con chiarezza, lartista trentino si è imposto per la ricerca di una nuova estetica in grado di sensibilizzare ogni aspetto dellesistenza. Non solo pittore e scultore di talento, ma anche scenografo, costumista, pubblicitario, designer e maestro nelle arti applicate. Universo Depero, insomma, affronta lopera di un artista che ha saputo rinnovare il rapporto arte-vita senza mai rinunciare alle implicazioni ludiche e ironiche.
Come ricorda Alberto Fiz, non è azzardato affermare che Depero, attraverso la sua Casa darte Futurista a Rovereto, una factory ante litteram, abbia saputo anticipare di quasi mezzo secolo alcune tematiche proprie della pop art e dellindagine di Andy Warhol e di Alighiero Boetti. Per realizzare le tarsie, Depero, insieme alla moglie Rosetta, abile ricamatrice, decise di assumere alcune collaboratrici che, sotto la guida dellartista, diede vita a composizioni in stoffa colorate che rappresentano un unicum nellarte del Novecento. Proprio alla figura di Rosetta è dedicata La casa magica, una tarsia del 1920 esposta ad Aosta.
Depero compie una svolta radicale nella ricerca pittorica e plastica futurista cogliendo la portata rivoluzionaria di unindagine che va oltre il quadro: Rispetto ad una mostra di quadri, è più bello un negozio scintillante; un ferro da stiro elettrico è più bello di una scultura; la macchina per scrivere è più importante duna tronfia architettura, ha scritto lartista. Oltre al futurismo, infatti, partecipa allesperienza del déco e prende parte ad alcune rassegne del movimento Novecento. Nellevoluzione della sua indagine creativa, luniverso di forme e di colori va incontro a una fusione panteistica tra la componente meccanica e la natura (a questo proposito, in mostra compaiono alcuni dipinti emblematici degli anni venti come Proiezioni crepuscolari, Fulmine compositore, Il legnaiolo, Alto paesaggio d'acciaio e Anacapri. Riesumazioni alpine, questultimo proveniente dal museo Magi 900 di Pieve di Cento) in un percorso che comprende differenti soggetti come cavalli al galoppo, automi metropolitani, ma anche casolari alpestri, rustici bevitori o scultorei animali montani.
Tra le tarsie, accanto a La casa magica, va ricordato il frammento di Modernità del 1925 che rappresenta lunica parte esistente del grande arazzo andato distrutto. Lopera, realizzata per lExposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi nel 1925, era stata lodata dallo stesso Marinetti che non esitò ad affermare: Depero audacemente in Modernità ha sconfinato e presentato nei finissimi panni colorati, nella perfetta tecnica del mosaico cucito, una visione macchinaria di treni, traversati da automobili in pazza corsa, su di una via azzurra in fuga che si prolunga nel cielo e si fonda nella scia di un rosso volante aeroplano.
Nellambito dellallestimento, verrà proposta uninstallazione con 100 maxibottiglie di Camparisoda realizzate nel 2012 in occasione degli ottanta anni della Campari che riproducono in formato gigante la storica monodose disegnata da Depero nel 1932.
Sarà proiettato, tra laltro, Esplosioni di un artista del 2008, il video che il regista Luciano Emmer, un anno prima della sua scomparsa, ha voluto dedicare a Depero.
Una mostra, dunque, che consente di ripensare, in termini nuovi, lindagine di un artista che ha fatto dellarte unesperienza destinata a modificare la percezione dello spettatore che si trova coinvolto in spazi dove ogni dettaglio del proprio contesto ambientale e sociale viene ripensato in maniera radicale.
Lesposizione è accompagnata da un catalogo monografico in italiano e francese pubblicato da Silvana Editoriale con i saggi dei due curatori, i testi selezionati di Depero, oltre agli interventi di Ugo Nespolo e Alessandro Mendini.
Universo Depero
Aosta, Piazza Pietro Leonardo Roncas, 12, (Aosta)