Si presenta così un’ampia selezione di opere inerenti alle differenti pratiche artistiche come la pittura, la scultura, l’installazione, la fotografia, la performance e il disegno. Tutte le opere esposte si offrono come occasione per una riflessione e un approfondimento di diverse condizioni di lettura. Queste opere intendono stimolare e interrogare il pubblico che le osserva. Attraverso le singole poetiche e storie creative relative ad artisti di varie nazionalità; Gordon Lange–Kelly, (Stati Uniti), Damoon Keshavarz, (Iran), Stefany Savino, (Italia), Alban Met-hasani e Arjan Shehaj, (Albania). Culture e sensibilità diverse dialogano in un confronto aperto.
La mostra stimola il pubblico a percepire il messaggio delle interessanti strutture e codici concettuali, che questi giovani definiscono nelle loro opere. Nonostante la diversità culturale, determinata dai rispettivi percorsi formativi e dai diversi paesi d’origine, Shehaj, ha saputo costruire equilibrio e relazioni armoniche tra gli artisti selezionati.
Il curatore ha dichiarato “Non voglio intaccare la libertà degli artisti! Ecco perché ho voluto che il titolo della mostra fosse: UNTITLED. Non si possono condizionare gli artisti, ogni artista è libero!”