Al Museo Marino Marini in piazza S. Pancrazio a Firenze, si inaugura venerdì 23 settembre 2005, alle ore 18,00, la mostra della pittrice Ute Rakob, intitolata “Scorie e icone”, e curata da Paola Bortolotti.
La mostra raccoglie circa 30 opere, tra dipinti su tavola e disegni a grafite, ed è stata dedicata da Ute Rakob alla Fondazione tedesca di Villa Romana di Firenze, che tanto ha fatto per promuovere le arti visive, e che celebra il proprio centenario da quando fu fondata da Max Klinger.
Ute Rakob è nata in Germania ma da tempo vive e lavora a Vienna. Si è fatta conoscere in Europa con numerose mostre e ha ricevuto premi prestigiosi. Per le sue qualità artistiche è stata invitata dalla Fondazione Villa Romana quale artista-ospite alla fine degli anni ottanta. Da allora mantiene con la Toscana un rapporto privilegiato, ed ha uno studio nella campagna intorno a Firenze, fonte per lei di continua ispirazione.
Rakob dipinge scorie, oggetti di scarto, brani di materia povera, particolari di un tutto che è andato perduto. Rappresentate su tavola, queste scorie assumono un’aura di preziosità che le accomuna alle immagini devozionali, alle icone. I frammenti rinvenuti acquistano l’importanza di un reperto archeologico, si trasformano in reliquie storiche, mentre assumono l’ulteriore significato tecnologico di immagine stilizzata che rimanda a un archivio di dati.

La mostra, allestita nel Sacello della Cripta, resterà aperta fino al 5 novembre 2005, dalle ore 10,00 alle 17,00. Chiuso martedì e giorni festivi.
Il catalogo, disegnato da Ute Rakob e Fried Rosenstock, è stampato da Grafiche Martinelli, Bagno a Ripoli, Firenze. Foto di Franz Schachinger e Carlo Cantini. Testi di Paola Bortolotti, Himi Burmeister e Carlo Sisi.