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Vacre VERROCCHIO | tra MOLTEPLICITÀ e POLISEMIA
L’appuntamento offre un’attenta ricostruzione della figura di Vacre Verrocchio (Pescara 1929) che ha lasciato in eredità una poderosa produzione artistica espressa attraverso diversi linguaggi: dalla pittura alla scultura, dall’incisione alla ceramica, al design.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 26 gennaio, alle ore 18.00, presso la Fondazione Michetti, con sede in piazza San Domenico n. 1 a Francavilla Al Mare (CH) si terrà l’inaugurazione della mostra e la presentazione della monografia Vacre VERROCCHIO | tra MOLTEPLICITÀ e POLISEMIA.
L’appuntamento, a cura di Ivan D’Alberto, storico e teorico d’arte contemporanea e Van Verrocchio,
autore della monografia insieme a D’Alberto, è promosso dalla Fondazione Michetti in collaborazione con la Casa Editrice Textus, che ha realizzato il volume e l’agenzia di comunicazione Art Agency | consulenze per l’arte.
Vacre Verrocchio (Pescara 1929) ha lasciato in eredità una poderosa produzione artistica espressa
attraverso diversi linguaggi: dalla pittura alla scultura, dall’incisione alla ceramica, al design.
Insieme al fratello Giuliano aprì a Pescara nel 1959 la prima galleria d’arte contemporanea della città,
spazio espositivo privato che nel 1960 ospitò la prima mostra sull’Arte Informale in Abruzzo. Esposero in quell’occasione gli artisti: Vasco Bendini (Bologna), Rafael Canogar (Toledo), Bram Bogart (Delft, Olanda), Giuseppe De Gregorio (Spoleto), Elio Di Blasio (Chieti), Filippo Marignoli (Perugia), Piero Raspi (Spoleto) e Domenico Spinosa (Napoli). L’appuntamento, dal grande respiro internazionale, fu organizzato dal critico d’arte e giornalista Antonio Bandera in collaborazione con il Quotidiano Il Tempo e la Galleria L’Attico di Roma.
Alla galleria Verrocchio esposero negli anni moltissimi altri protagonisti come: Mario Sironi, Renato
Guttuso, Ottone Rosai, Sante Monachesi, Carlo Carrà, Corrado Cagli, Giorgio De Chirico, Guido La Regina (che nel ’59 vinse il Premio Michetti) e gli abruzzesi Sandro Visca, Guido Montauti e Alfredo Del Greco per citarne alcuni.
Il lavoro realizzato sulle fonti e l’attenta attività di ricerca sui documenti dimostrano quanto Verrocchio sia stato protagonista del suo tempo e soprattutto quanto sia stato importante il suo contributo al dibattito culturale abruzzese e straniero.
Questa attenta ricostruzione ha permesso la realizzazione di una monografia che è stata inserita nella
collana la Casa dell’Arte della casa editrice TEXTUS.
Alla Fondazione Michetti, oltre a poter sfogliare in anteprima il corposo volume, sarà possibile vedere una selezione di opere tra le più rappresentative della produzione artistica di Verrocchio.
L’appuntamento, a cura di Ivan D’Alberto, storico e teorico d’arte contemporanea e Van Verrocchio,
autore della monografia insieme a D’Alberto, è promosso dalla Fondazione Michetti in collaborazione con la Casa Editrice Textus, che ha realizzato il volume e l’agenzia di comunicazione Art Agency | consulenze per l’arte.
Vacre Verrocchio (Pescara 1929) ha lasciato in eredità una poderosa produzione artistica espressa
attraverso diversi linguaggi: dalla pittura alla scultura, dall’incisione alla ceramica, al design.
Insieme al fratello Giuliano aprì a Pescara nel 1959 la prima galleria d’arte contemporanea della città,
spazio espositivo privato che nel 1960 ospitò la prima mostra sull’Arte Informale in Abruzzo. Esposero in quell’occasione gli artisti: Vasco Bendini (Bologna), Rafael Canogar (Toledo), Bram Bogart (Delft, Olanda), Giuseppe De Gregorio (Spoleto), Elio Di Blasio (Chieti), Filippo Marignoli (Perugia), Piero Raspi (Spoleto) e Domenico Spinosa (Napoli). L’appuntamento, dal grande respiro internazionale, fu organizzato dal critico d’arte e giornalista Antonio Bandera in collaborazione con il Quotidiano Il Tempo e la Galleria L’Attico di Roma.
Alla galleria Verrocchio esposero negli anni moltissimi altri protagonisti come: Mario Sironi, Renato
Guttuso, Ottone Rosai, Sante Monachesi, Carlo Carrà, Corrado Cagli, Giorgio De Chirico, Guido La Regina (che nel ’59 vinse il Premio Michetti) e gli abruzzesi Sandro Visca, Guido Montauti e Alfredo Del Greco per citarne alcuni.
Il lavoro realizzato sulle fonti e l’attenta attività di ricerca sui documenti dimostrano quanto Verrocchio sia stato protagonista del suo tempo e soprattutto quanto sia stato importante il suo contributo al dibattito culturale abruzzese e straniero.
Questa attenta ricostruzione ha permesso la realizzazione di una monografia che è stata inserita nella
collana la Casa dell’Arte della casa editrice TEXTUS.
Alla Fondazione Michetti, oltre a poter sfogliare in anteprima il corposo volume, sarà possibile vedere una selezione di opere tra le più rappresentative della produzione artistica di Verrocchio.
26
gennaio 2025
Vacre VERROCCHIO | tra MOLTEPLICITÀ e POLISEMIA
Dal 26 gennaio al 22 febbraio 2025
arte contemporanea
Location
MUMI – MUSEO MICHETTI
Francavilla Al Mare, Piazza San Domenico, 1, (Chieti)
Francavilla Al Mare, Piazza San Domenico, 1, (Chieti)
Orario di apertura
orari di visita: dal lunedì al venerdì: 9.30 – 12.30 | sabato e domenica: 16.30 – 19.30
Vernissage
26 Gennaio 2025, h. 18.00
Sito web
Editore
Textus
Ufficio stampa
Art Agency
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione