Il progetto include lavori dei 18 artisti presenti in mostra in Galleria, per proseguire l’indagine sugli anni ’80 in un momento in cui il nostro Paese si trova di fronte alla necessità urgente di una reazione concreta e determinata. La riflessione sugli anni Ottanta, quarant’anni dopo, prende spunto proprio dall’energia sparata al massimo dai venti-trentenni di allora, la voglia di cambiare marcia e imporre una nuova idea di cultura giovane che non a caso ci consegnerà uno dei decenni creativamente più interessanti del secondo novecento.
Senza privilegiare una sola linea o un linguaggio particolare, cercando piuttosto di riproporre la molteplicità di allora, per uno sguardo orizzontale, libero, disinvolto, accanto alle testimonianze della Transavanguardia con Francesco Clemente e Mimmo Paladino, e della Nuova Scuola Romana, con Nunzio, presentiamo opere di artisti già attivi nei decenni precedenti ma che negli anni Ottanta svilupparono passaggi fondamentali della loro poetica: Salvo approda definitivamente alla pittura, Luigi Ontani elabora lo sguardo verso Oriente, Antonio Trotta riempie la scultura di citazioni colte e letterarie, Aldo Mondino propone un modello di religione sincretica, tra ebraismo e cultura islamica, Alighiero Boetti trasforma il concettualismo dell’Arte Povera in leggerezza divertita e Giulio Paolini si dedica a recuperare l’eleganza della storia mentre Gino De Dominicis sceglie l’enigma imperscrutabile nell’antichità. Lo sguardo sul decennio continua con l’analisi di alcuni artisti emersi nella seconda parte degli anni Ottanta, con una maggior frammentazione delle esperienze sul territorio: Stefano Arienti da Milano, Cuoghi Corsello e Maurizio Cattelan (provvisoriamente) da Bologna, Daniela De Lorenzo da Firenze. Il loro lavoro rappresenta il transito verso il Duemila, mentre si consumano nuove rivoluzioni – la caduta del Muro di Berlino, la fine dei regimi comunisti, l’invenzione del web. Ma a quel punto arriviamo al 1989 e sarà una storia diversa, tutta da scrivere.

Con la nostra proposta intendiamo integrare la piattaforma digitale di miart 2020 con l’evento di presentazione del catalogo della mostra Vado al massimo. Cronache dall’Italia postmoderna, cui il progetto afferisce ed attualmente in corso, in modo da coinvolgere anche realmente il nostro pubblico e i nostri collezionisti.
In concomitanza dunque dell’apertura al pubblico di miart 2020 | piattaforma digitale, venerdì 11 settembre ore 19:00, si svolgerà presso Galleria Enrico Astuni il talk con il curatore Luca Beatrice.
Per chi non potrà essere presente l’evento sarà trasmesso sui canali Instagram e Facebook della Galleria.

Galleria Enrico Astuni @ miart 2020
11 - 13 settembre 2020
VIP preview 9 - 10 settembre