Inaugura a Como sabato 6 maggio alle ore 17, negli spazi di Milly Pozzi Arte, la personale di Valdi Spagnulo, a cura di Elena Di Raddo.

Artista dei vuoti sospesi, scultore del tempo, VALDI dà vita ad ossimori in acciaio vetro e plexiglas, cui si affiancano progetti in carta e tecnica mista: splendide composizioni asimmetriche, forti ed etereee, soppesate e dondolanti, asciutte e liriche, nere e trasparenti, stabilmente in bilico.
Alla sensibilità individuale (come sempre) il piacere di scorgere in questa sospensione di coppie oppositive, levità e leggerezza dell’anima o piuttosto un senso di finitezza, di precarietà.

Non è casuale che questo concetto di sospensione, così ricorrente nel suo lavoro, rimandi – letteralmente – non solo ad una fisicità ineffabile perché priva di volumi tangibili e sollevata da terra, ma anche a significati affini al tempo: sospeso può voler dire arrestato, interrotto oppure differito o anche rimosso, esautorato.
Tuttavia, il perfetto equilibrio delle sculture, tra le singole parti costitutive e complessivo, pare suggerire una lettura priva di accenti negativi che anzi evidenzia il gusto quasi musicale dell’artista per l’armonia, per l’intonazione e per il controllo delle proporzioni. Ciò che rimane del suo lavoro è una suggestione - sfumata ma persistente - di energia primordiale e di rigore poetico.