Due giovani artiste indagano in modo sottile e penetrante l’interiorità femminile. Emozioni e sensazioni si sovrappongono e si confondono con lo spazio vissuto o con l’espressività dei corpi.

Gli interni domestici di Valentina Biasetti sono pervasi da una tensione emotiva che li deforma e li trasforma in una sorta di labirinto esistenziale. Nei suoi dipinti la quotidianità è filtrata da una vertigine che preannuncia il vuoto. Questa visione soggettiva dei dettagli evidenzia come le cose di tutti i giorni, quelle più vicine e scontate, possano essere caricate di un significato emotivo che le rende inquietanti. Nei suoi disegni a matita lo spazio è invece completamente svuotato. Una “luce cannibale” ingoia oggetti e persone e la vertigine si trasforma in vuoto vero e proprio; lo sguardo, in bilico tra illusione e allucinazione, riconduce a una presenza appena intuibile.

Monica Leonardo si concentra sulla contraddittorietà dei modi di sentire e di essere. Nelle sue opere volti e corpi femminili sono colti al limite tra malinconia e seduzione. Gli sguardi sono al contempo distanti e vicini, riservati e diretti, piatti e profondi. Il distacco di queste donne suggerisce un essere altrove ricco di fascino e si contrappone alla concretezza della loro presenza, esaltata dall’uso di una tecnica mista ricca di materia e di spessore. I contrasti si fanno evidenti anche nell’uso dei colori e nel trattamento delle superfici: figure fredde si stagliano su sfondi caldi e brillanti, superfici secche e ruvide si alternano a zone lisce e lucide.


Valentina Biasetti è nata nel 1979 a Parma, vive e lavora a S. Maria del Piano (PR)
Monica Leonardo è nata nel 1971 a Fidenza (PR), vive e lavora a Salsomaggiore (PR)