Il tema della mostra, intitolata su(l)reale è la trasposizione contemporanea di due narrazioni epiche della nostra cultura: la principessa sul pisello di Hans Christian Andersen e il Don Chischiotte di Cervantes. Attraverso una sequenza formata da più scatti (rispettivamente 6 e 5) Valentina coglie la sfida di narrare visivamente le due favole su cui altri prima di lei, dagli illustratori contemporanei di libri per bambini ai pittori ottocenteschi – si pensi alle tele monocrome di Henry Daumier dedicate al cavaliere della Mancha - si sono cimentati. Il tema della traduzione da testo scritto a narrazione visiva non è certo tra i più semplici e l’artista infatti lo risolve attraverso piccoli passi che le permettono di orchestrare una regia di grande inventiva e originalità. Valentina si fa disegnatrice, costumista, scenografa ed infine fotografa: il primo passo nella realizzazione delle fotografie è infatti affidato al disegno della story board, dopodiché si passa alla realizzazione – ideazione e cucitura – dei costumi e alla preparazione dei set in cui attori non professionisti mettono in scena episodi salienti delle storie. E’ solo a questo punto che Valentina esegue le fotografie, ultimo e definitivo momento nella realizzazione delle storie. Un lavoro dunque interamente ideato e realizzato dall’artista che diventa regista di un progetto fantastico di ri ambientazione dei classici nella contemporaneità.
Le scene si svolgono sullo sfondo del paesaggio collinoso della maremma laziale; un paesaggio brullo in cui a dominare è l’abbondante porzione di cielo spesso grigio e tempestoso a ricordarci che la narrazione edulcorata dal rischio – alla Walt Disney – non appartiene alle favole. Ecco dunque il sandwich di coloratissimi materassi in cui la spocchiosa regina ha nascosto il pisello che rende insonne la modesta principessa; ecco il Don Chischiotte che attacca ora un branco di pecore innervosite e ora una mesta processione di frati. L’attrice co-protagonista della serie Escape – questo il titolo della serie fotografica dedicata al Don Chischiotte – è una casalinga di oggi, a tal punto immersa nella lettura dell’epica spagnola da svolgere le noiose faccende quotidiane immersa nella lettura: il risultato è una doppia immagine in cui la casalinga e il sensibile guerriero co-esistono nello stesso spazio della fantasia
In mostra saranno visibili anche i bozzetti originali delle storie e una edizione completa di entrambe le storie in piccolo formato