Questa è la quarta personale che la galleria il Gabbiano dedica alla pittrice romana Valeria Cademartori.
In questi ultimi anni, dopo essersi trasferita a Berlino, ha lavorato intensamente, i risultati della sua costante ricerca sono evidenti nei lavori esposti in questa mostra.
Sono tutte opere inedite, recenti, datate 2010. I dipinti ad olio sono su tele di grandi e medie dimensioni, il tema è l’archeologia industriale sul quale Valeria Cademartori lavora da tempo. Tre anni fa, infatti, la pittrice romana ha dedicato un intero progetto ad una acciaieria in dismissione a Bagnoli, alla periferia di Napoli.
L’archeologia industriale si trasforma in questi suoi ultimi lavori, le immagini delle strutture metalliche della fabbrica si snodano con più leggerezza, le intense geometrie diventano quasi sfumate come se il tempo che passa ne abbia cancellato in parte il duro impatto documentato dalle tele del primo periodo.
Entropia è il titolo della mostra: in fisica Entropia è una grandezza, viene interpretata come una misura del caos di un sistema fisico, più in generale dell'universo, come spiega la Cademartori nell’intervista pubblicata in catalogo.

Valeria Cademartori nasce nel 1970 a Roma. Dopo la maturità classica nel 1990 intraprende la Facoltà di Filosofia all’Università “La Sapienza” di Roma, contemporaneamente frequenta il corso d’illustrazione all’Istituto Europeo di Design dove ha come insegnante l’illustratore Dariush. Nel settembre del 1991 frequenta un corso all’Ecole des Beaux- Arts di Parigi. Dal 1992 al 1995 studia pittura con il pittore Gianluigi Mattia.
Nel 1997 la sua prima collettiva alla Galleria “Il Gabbiano” di Roma, presentata da Guido Rebecchini. Nel 2004 vince il premio “Città di Monaco” al XXXVI Prix International d’Art Contemporain de Monte-Carlo.
Dal 2005 vive e lavora tra Berlino e Roma.