Il secondo appuntamento della Rassegna d’Arte organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di San Donà di Piave, in stretta collaborazione con l’Associazione Culturale Arte e Benessere di San Donà di Piave, è con la mostra personale dello scultore Valerio Demarchi in arte Valerius



La rassegna ha cinque protagonisti diversi, cinque diversi modi di comunicare con l’Arte e la Bellezza, ovvero il linguaggio dei sensi.

I cinque eventi, cinque mostre personali, si svolgono contemporaneamente in due location: la splendida Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea presso il Centro Culturale L. Da Vinci in Piazza Indipendenza a San Donà di Piave, e all’interno dei 2000 mq del nuovo Centro Benessere Margy Dayspa in via Perugia 4 a San Donà di Piave. Per un connubio tra il benessere del corpo e il benessere dello spirito.



Le date della Rassegna sono:

23/06/2007 – 22/07/2007 Carlo Balljana

25/08/2007 – 23/09/2007 Valerio Demarchi

05/04/2008 – 27/04/2008 Andrea Vizzini

06/06/2008 – 29/06/2008 Tono Zancanaro

25/10/2008 – 22/11/2008 Ion Nicodim





Valerio Demarchi in arte Valerius è nato a Conegliano nel 1941, vive e lavora a Pieve di Soligo. Negli anni ottanta frequentando la locanda dell’amico Lino a Solighetto entra in contatto con importanti artisti del mondo del cinema che in quegli anni, in quel luogo, amano rifugiarsi. Così Federico Fellini e Giulietta Masini , lo scrittore Sergio Saviane, il regista Mario Monicelli, Marcello Mastroianni, Silvana Mangano, Alberto Sordi, e Valeria Marini (ispiratrice di una scultura), artisti di altre discipline diventano i primi importanti estimatori che faranno conoscere le sue donne, le sue ninfe, il suo ideale di bellezza. Le sue opere oggi si trovano in prestigiose collezioni private.



Il tema fondamentale dell’artista è la donna, vista come mito supremo dell’Eros e della bellezza.

Il suo stile può essere considerato quasi una rinascita della tradizione classica, dell’antica grecia, riportata in un ambito moderno.

Nella sua arte la trasparente sensualità e la serenità della forma danno vita a un’altra spiritualità. La figura di un corpo, fermato in una precisa posizione, in un preciso momento e persino in un preciso "stato d'animo", contiene già tutto, senza bisogno che ci sia una narrazione.



“..l’Eros infine, che dalle splendide figure in bronzo, tuttavia emerge, diviene strumento di conoscenza e di scoperta di una fervidissima addensata realtà umana, apertura verso gli inesplorati orizzonti di un sentimento perennemente rinnovandosi, che si identifica con la vita stessa. Ma le emozioni, i trasalimenti, gli incanti quanto trepidi di amoroso desiderio, quanto soffusi di struggente malinconia che suole suscitare in Valerius l’evocazione della bellezza muliebre, una evocazione che è culto e vagheggiamento della femminilità concepita nel suo più splendente rivelarsi fisico, in una stagione di primaverile giovinezza.”

( R.A. Piperno)