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Valerio Ferretti – Il tempo dell’anima
Abile ritrattista, raffinato pittore figurativo, nelle opere esposte in questa mostra svela immateriali presenze evocate per ricordare a sé e agli altri che l’invisibile è una realtà di grande forza.
Comunicato stampa
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Dal 9 dicembre 2011 al 10 gennaio 2012
valerio ferretti: il tempo dell’anima.
Se Picasso affermava che chi dipinge deve dimenticare il corpo non è proprio vero questo nel caso del pittore Valerio Ferretti che usa non solo l’anima ma anche il proprio corpo per creare le sue opere.
A piedi nudi, ha affermato, sparge il color sulle tele distese sul pavimento e, me lo immagino, quasi con movimenti di danza, le copre di filamenti di rosso, nero, blu.
Quando viene invitato a creare in luoghi pubblici, offre a volte, ai passanti l’opportunità di ‘giocare’ con lui e assaporare la gioia di usare con totale libertà creativa, i colori unendosi a lui in un insolito, raro, affascinante ‘momento magico.
Predilige dipingere su grandi tele, libere dai consueti telati di legno, perchè possano, appese poi alle pareti, continuare ad avere la loro naturale morbidezza e vibrare ai lievi aliti dell’aria.
Abile ritrattista, raffinato pittore figurativo, nelle opere esposte in questa mostra non la riproduzione della realtà è presente ma la rappresentazione di immateriali presenze dall’artista evocate per ricordare a se a agli altri che l’invisibile è una realtà di grande possanza.
Ferretti sa anche esprimersi con le parole: ed ecco una delle sue più recenti creazione poetiche…
“E così../ quando gli aliti della sera si fan primavera/sbocciano tra le mani parole dal profumo d’aria vera,/spesso chiedon acqua i frutti dell’amore generato/rare le richieste dei petali, silenti le urla dei boccioli./Voli confusi, voli assennati, sorrisi di figli mai nati, ciottoli guidano nella selva, fuochi ardono i palmi,/fiumi dai seni della foce del creato, saltano, penetrando/il cuore trafiggendo pioli d’una salita che cresce in salita./ Vita/ i binari tramano al passar dei treni,/ le casse al rintrono della musica,/le tasche all’accrescer umano onor, / le pance all’esuberanza dei cibi;/ fin quando vedi le sbarre e freni,/ i soffi concertuali della fisica/ gloria e lode del Signor/,e salute che non da alibi./ I secondi non si servirebbero dei primi/ se i primi non desiderassero i secondi./
Ora:/ Il primo dei primi non comanderebbe l’ultimo degli ultimi/se l’ultimo degli ultimi non donasse un senso al primo dei primi/ così/ il primo dei primi servir dovrà l’ultimo degli ultimi/e/ l’ultimo degli ultimi sarà il primo dei primi. Grazia Chiesa
novembre 2011
valerio ferretti: il tempo dell’anima.
Se Picasso affermava che chi dipinge deve dimenticare il corpo non è proprio vero questo nel caso del pittore Valerio Ferretti che usa non solo l’anima ma anche il proprio corpo per creare le sue opere.
A piedi nudi, ha affermato, sparge il color sulle tele distese sul pavimento e, me lo immagino, quasi con movimenti di danza, le copre di filamenti di rosso, nero, blu.
Quando viene invitato a creare in luoghi pubblici, offre a volte, ai passanti l’opportunità di ‘giocare’ con lui e assaporare la gioia di usare con totale libertà creativa, i colori unendosi a lui in un insolito, raro, affascinante ‘momento magico.
Predilige dipingere su grandi tele, libere dai consueti telati di legno, perchè possano, appese poi alle pareti, continuare ad avere la loro naturale morbidezza e vibrare ai lievi aliti dell’aria.
Abile ritrattista, raffinato pittore figurativo, nelle opere esposte in questa mostra non la riproduzione della realtà è presente ma la rappresentazione di immateriali presenze dall’artista evocate per ricordare a se a agli altri che l’invisibile è una realtà di grande possanza.
Ferretti sa anche esprimersi con le parole: ed ecco una delle sue più recenti creazione poetiche…
“E così../ quando gli aliti della sera si fan primavera/sbocciano tra le mani parole dal profumo d’aria vera,/spesso chiedon acqua i frutti dell’amore generato/rare le richieste dei petali, silenti le urla dei boccioli./Voli confusi, voli assennati, sorrisi di figli mai nati, ciottoli guidano nella selva, fuochi ardono i palmi,/fiumi dai seni della foce del creato, saltano, penetrando/il cuore trafiggendo pioli d’una salita che cresce in salita./ Vita/ i binari tramano al passar dei treni,/ le casse al rintrono della musica,/le tasche all’accrescer umano onor, / le pance all’esuberanza dei cibi;/ fin quando vedi le sbarre e freni,/ i soffi concertuali della fisica/ gloria e lode del Signor/,e salute che non da alibi./ I secondi non si servirebbero dei primi/ se i primi non desiderassero i secondi./
Ora:/ Il primo dei primi non comanderebbe l’ultimo degli ultimi/se l’ultimo degli ultimi non donasse un senso al primo dei primi/ così/ il primo dei primi servir dovrà l’ultimo degli ultimi/e/ l’ultimo degli ultimi sarà il primo dei primi. Grazia Chiesa
novembre 2011
09
dicembre 2011
Valerio Ferretti – Il tempo dell’anima
Dal 09 dicembre 2011 al 10 gennaio 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA 9 COLONNE SPE
Bologna, Via Cesare Boldrini, 10, (Bologna)
Bologna, Via Cesare Boldrini, 10, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedi a venerdi 9.00-13.00 / 14.00-17.30 sabato e festıvı chıuso
Vernissage
9 Dicembre 2011, h 14:00
Autore