Personale di pittura di Valerio Trafeli al Caffè Betti:
l’inanimato “animato” da luce e colore


La luce è cristallina e nitida, ma coagulata sull’oggetto, rimanda anche un senso di temporalità incerta nell’apparente attimo scontato del quotidiano.

E' in corso fino al 31 luglio 2012, presso la sede espositiva del Caffè Betti a Ponteginori (Montecatini VC – PI), la personale di pittura dell’autore volterrano Valerio Trafeli, organizzata da Enrico Betti e Matteo Betti, in collaborazione con Francesca Guazzini.

Nell’ampia sala dell’enoteca, caffè, osteria, le prospettive spinte spesso in profondità, o in caduta libera dall’alto, che aprono una scenografia tendenzialmente spettacolare, anche nella semplicità del soggetto, giocata sulla gestione in parte autonoma del rapporto tra le diagonali ed il punto di fuga.
I soggetti “si muovono” e prendono corpo da un trionfo di colori, decisi, osati, eppure anche armonici, dettati inizialmente dalla natura, dagli oggetti d’uso più semplici, dagli scorci, e orchestrati poi dall’intuizione.
Prosegue l’indagine pittorica di Valerio Trafeli, in quella carrellata che va dalle pinete morenti, eppure ancora “ottimiste”, le vedute vivaci di antiche città arroccate, le scarpate costiere, i ritratti freschi, ma con un originale timbro cromatico e un tono di luce, che creano un contesto parallelo alla realtà, a partire dai suggerimenti colti nella realtà stessa, filtrata dal vissuto.

Interessanti e liriche le bottiglie di plastica, enigmatiche e usurate: icone del tempo contemporaneo e di un contesto sociale semplice, in una sorta di proseguimento, più che di un omaggio, di quella ricerca morandiana in cui l’oggetto umile d’uso, diviene il protagonista assoluto portavoce silente di incertezze e di solitudini esistenziali.
Un figurativo sedotto dalle geometrie astratte dal suo interno, che ipostatizza il silenzio, il senso del tempo, dall’America di Hopper, ai contorni familiari di uno scenario infinito, restituito nella dolce ironia di un passaggio nelle coordinate instabili del finito.

Valerio Trafeli nasce e risiede tuttora a Volterra (PI). Diplomato presso l’Istituto Statale d’Arte della città, patria storica dell’arte e dell’artigianato dell’alabastro, dopo una lunga pausa, riprende in tempi relativamente recenti, l’attività artistica, sul versante espressivo della pittura.
Nel 2009 e nel 2010 partecipa al Premio “Città di Riparbella”, dove è assegnatario del premio speciale della giuria.
“Nel 2011 è presente con successo nell’ambito di una personale insieme a due amici, uno pittore ed uno scultore, ottenendo dalla critica giudizi positivi”.
“Sempre nel 2011 partecipa ad una collettiva inserita nell’iniziativa ‘Quo Vadis’ a Montecatini Val di Cecina”.
La mostra al Caffè Betti resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 31 luglio 2012, tutti i giorni nell’orario 7-20.
Info: 0588/37002 e-mail pirimpisnc@hotmail.com.