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Vedere: il senso dello sguardo #3
Terza conferenza del ciclo
Comunicato stampa
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Vedere, il senso dello sguardo
a cura di Paolo Campiglio
Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea, Palazzo Panella, Palazzolo sull’Oglio (Bs)
Nel quinquennio 2010 - 2015 gli incontri presso la Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea si ispireranno ai cinque sensi, indagando sui linguaggi caratterizzati dal coinvolgimento sensoriale e dalle implicazioni legate alla vista, al tatto, al gusto, all’udito e all’olfatto. L’arte contemporanea mai infatti ha rinunciato a un’espressione che consideri i sensi come componente imprescindibile della morfologia espressiva.
Il ciclo di conferenze 2010/2011 è dedicato alla “vista”, all’enigma dello sguardo, un tema trasversale che riflette sul significato del vedere nell’arte contemporanea.
Rappresentare l’invisibile è una delle tante sfide che emergono come continuità o come reazione alla razionalizzazione del fenomeno percettivo avvenuto in ambito positivista ed appare uno dei temi affrontati dalle avanguardie storiche. Strettamente correlata alla rappresentazione dell’invisibile è la meccanica della visione che implica una riflessione sulla restituzione dell’oggetto, legata al visibile e concernente le note tematiche della Gestalt e della percezione visiva.
L’atto stesso del guardare, come approccio primo all’opera, in una accezione estranea alla meccanica della visione è invece oggetto delle indagini concettuali, in ambito italiano, da Pistoletto a Paolini a Fabro.
Altro filone problematico è lo sguardo sulla realtà: l’occhio sulla realtà che ci circonda e sui fenomeni sociali del nostro tempo implica la possibilità di esprimere un giudizio sulla società in cui l’artista vive e opera attraverso il proprio personale impegno estetico.
Il déjà vu, la poetica della citazione e dell’arte sull’arte o, in taluni casi, il cosiddetto d’apres, è un tema che si intreccia a quelli già delineati: non sempre vedere significa creare il nuovo. L’artista esprime la propria educazione visiva che è fatta degli emblemi della storia dell’arte: la novità è legata alla scelta del ricordo o all’immagine del già visto. Oggetto dell’arte non è il meccanismo della visione quanto l’intenzionale atto di citazione, il riferimento all’immagine comune, a volte banale, spesso in antitesi alle tendenze culturalmente più sofisticate.
Una conversazione con Ugo Nespolo
Ugo Nespolo (artista)
Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea - Palazzo Panella – Via Matteotti, 53 –Palazzolo s/O (BS)
Giovedì 17 febbraio 2011 ore 21,00
Ugo Nespolo ha lavorato con tutti i materiali, da quelli cosiddetti poveri a quelli nobili, ha esplorato tutte le arti e le tecniche e ha saputo esprimere il meglio del lavoro artigianale elevandolo ad opera d’arte. Pochi gli artisti che come Nespolo hanno negli anni sperimentato tecniche pittoriche e scultoree, serigrafia, cinema, teatro, che hanno ricercato espressioni artistiche per materiali antichi come i tessuti e la madreperla e nuove tecniche per dare forme e colori al vetro, al legno, alle ceramiche.
Ugo Nespolo, diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, laureato in Lettere Moderne, vive e lavora a Torino. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e ai poveristi. Mai legata in maniera assoluta a un filone particolare, la sua produzione si caratterizza subito per un'accentuata impronta ironica, trasgressiva e per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica.
Negli anni Settanta Nespolo si esprime anche attraverso il cinema: in particolare quello sperimentale. Gli attori sono gli amici artisti come Lucio Fontana, Enrico Baj, Michelangelo Pistoletto. Ai suoi film hanno dedicato ampie rassegne istituzioni culturali come il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Philadelphia Museum of Modern Art, la Filmoteka Polska di Varsavia, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Ferrara.
Negli anni Settanta incomincia anche la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento).
Gli anni Ottanta rappresentano il cuore del “periodo americano”: Ugo Nespolo trascorre parte dell’anno negli States e le strade, le vetrine, i venditori di hamburger di New York diventano i protagonisti dei suoi quadri.
Sono degli anni Novanta prestigiose collaborazioni artistiche come la campagna pubblicitaria per Campari, le scenografie e i costumi del Don Chisciotte di Paisiello, dell’Elisir d’Amore di Donizetti per il Teatro dell’Opera di Roma, itinerante all'Opera di Parigi, Losanna, Liegi e Metz; una personale alla Promotrice delle Belle Arti di Torino a cura della Regione Piemonte, la nomina a direttore artistico della Richard-Ginori; una mostra itinerante in America Latina. Nel '98 inizia la collaborazione con la storica vetreria d'arte Barovier & Toso di Murano per la quale Nespolo crea una serie di opere da esporre a Palazzo Ducale di Venezia.
Il nuovo millennio si apre con un’antologica al Palazzo Reale di Napoli e per l’Anno Giubilare Nespolo illustra un’edizione pregiata dell’Apocalisse. Un ritorno al cinema con FILM/A/TO, prodotto dall'Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino per la retrospettiva "Turin, berceau du cinéma italien" al Centre Pompidou di Parigi. Una personale a Fukui per "Italia in Giappone 2001".
Nel 2002 Nespolo viene nominato consulente e coordinatore delle comunicazioni artistiche nelle stazioni della costruenda Metropolitana di Torino.
Intenso il programma per il 2003: l’Alitalia inaugura la sede di New York con una personale di Nespolo; una mostra itinerante nei Paesi dell’Est; una mostra personale all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi; due personali per il Festival del Cinema di Locarno; una personale al Museo Nazionale Cinese di Pechino.
Inizia il 2004 con due personali: a Vilnius, Lituania, al Ciurlionis National Museum of Art ed a Canton, Cina, al Guang Dong Museum of Art di Guangzhou; una personale a Palazzo Doria, Loano, ed una al Moscow Museum of Modern Art, quindi al Museo dell’Accademia di San Pietroburgo.
Il 2005 inizia con una personale al Poldi Pezzoli di Milano, poi l’ideazione filmata di “Dentro e Fuori/un ritratto di Angelo Pezzana” per il Museo Nazionale del Cinema di Torino; l’illustrazione di “Mille e una Notte” in edizione pregiata; una personale al Museo del Mare di Genova; l’ideazione artistica di “Progetto Italiana”, filmato prodotto da Cinecittà, testimonial Giancarlo Giannini.
Nel 2006 realizza immagini video e vetrofanie per la Metropolitana di Torino, due mostre personali in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006; illustrazioni e filmato, di “Piú veloce dell'aquila”, favola sulla campionessa mondiale di sci Stefania Belmondo; “Casa d’Arte Ugo Nespolo”, rassegna di dipinti, vetri, tappeti, ceramiche e bronzi alla Galleria Bianconi di Milano.
Per il 53° Festival Puccini 2007 la Fondazione del Festival Pucciniano affida a Nespolo la realizzazione di scenografie e costumi di “Madama Butterfly” nonché di un filmato artistico sull’opera. Per il Comune di Siena l’artista disegna il “Drappellone” (Palio di Agosto 2007); “Superglance” per il Museo del Cinema di Torino, cortometraggio in collaborazione con il poeta Edoardo Sanguineti.
2008: a New York la personale “Points of view” (Galleria Walter Wickiser Inc.), cui fa seguito un prestigioso evento artistico antologico a tema filmografico presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino (Mole Antonelliana). Su invito della Direzione di Palazzo Grassi a Venezia partecipa con due opere alla mostra “Italics: Arte Italiana fra tradizione e rivoluzione, 1968-2008” organizzata in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea di Chicago.
Nel 2009 è la mostra Antologica “Nespolo, ritorno a casa” presso il Museo del Territorio Biellese, Biella; nella 76esima edizione Pitti Immagine Uomo di Firenze, il marchio Brooksfield sceglie l'intervento stilistico di Ugo Nespolo nelle collezioni e nella comunicazione; il Museo Nazionale del Bargello di Firenze dedica la sua 1ª Mostra d’Arte Contemporanea a Ugo Nespolo con una personale di 40 opere dal titolo Novantiqua (2009 – 2010).
Nel 2010 la Campari festeggia i suoi 150 anni di attività con l’arte di Ugo Nespolo alla Stazione Centrale di Milano; il Comune di Pontedera affida all’artista il “Cantiere Nespolo”, progetto di interventi effimeri ed opere permanenti in loco.
“Il Numero d’Oro” (Utet – De Agostini), libro d’artista realizzato da Nespolo in 425 esemplari e dedicato al tema della proporzione aurea, esposto al Museo Poldi Pezzoli di Milano, ha riscosso entusiasti ed apprezzati consensi di stampa e critica d’arte.
Giovedì 17 marzo 2011
Poetiche dell’invisibilità grave _ Tommaso Trini (scrittore e critico d’arte)
Giovedì 14 aprile 2011
Visioni acustiche _ Michela Garda (Facoltà di Musicologia di Cremona - Università di Pavia)
Giovedì 12 maggio 2011
Conversazione con Salvo _ Salvo (artista)
a cura di Paolo Campiglio
Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea, Palazzo Panella, Palazzolo sull’Oglio (Bs)
Nel quinquennio 2010 - 2015 gli incontri presso la Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea si ispireranno ai cinque sensi, indagando sui linguaggi caratterizzati dal coinvolgimento sensoriale e dalle implicazioni legate alla vista, al tatto, al gusto, all’udito e all’olfatto. L’arte contemporanea mai infatti ha rinunciato a un’espressione che consideri i sensi come componente imprescindibile della morfologia espressiva.
Il ciclo di conferenze 2010/2011 è dedicato alla “vista”, all’enigma dello sguardo, un tema trasversale che riflette sul significato del vedere nell’arte contemporanea.
Rappresentare l’invisibile è una delle tante sfide che emergono come continuità o come reazione alla razionalizzazione del fenomeno percettivo avvenuto in ambito positivista ed appare uno dei temi affrontati dalle avanguardie storiche. Strettamente correlata alla rappresentazione dell’invisibile è la meccanica della visione che implica una riflessione sulla restituzione dell’oggetto, legata al visibile e concernente le note tematiche della Gestalt e della percezione visiva.
L’atto stesso del guardare, come approccio primo all’opera, in una accezione estranea alla meccanica della visione è invece oggetto delle indagini concettuali, in ambito italiano, da Pistoletto a Paolini a Fabro.
Altro filone problematico è lo sguardo sulla realtà: l’occhio sulla realtà che ci circonda e sui fenomeni sociali del nostro tempo implica la possibilità di esprimere un giudizio sulla società in cui l’artista vive e opera attraverso il proprio personale impegno estetico.
Il déjà vu, la poetica della citazione e dell’arte sull’arte o, in taluni casi, il cosiddetto d’apres, è un tema che si intreccia a quelli già delineati: non sempre vedere significa creare il nuovo. L’artista esprime la propria educazione visiva che è fatta degli emblemi della storia dell’arte: la novità è legata alla scelta del ricordo o all’immagine del già visto. Oggetto dell’arte non è il meccanismo della visione quanto l’intenzionale atto di citazione, il riferimento all’immagine comune, a volte banale, spesso in antitesi alle tendenze culturalmente più sofisticate.
Una conversazione con Ugo Nespolo
Ugo Nespolo (artista)
Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea - Palazzo Panella – Via Matteotti, 53 –Palazzolo s/O (BS)
Giovedì 17 febbraio 2011 ore 21,00
Ugo Nespolo ha lavorato con tutti i materiali, da quelli cosiddetti poveri a quelli nobili, ha esplorato tutte le arti e le tecniche e ha saputo esprimere il meglio del lavoro artigianale elevandolo ad opera d’arte. Pochi gli artisti che come Nespolo hanno negli anni sperimentato tecniche pittoriche e scultoree, serigrafia, cinema, teatro, che hanno ricercato espressioni artistiche per materiali antichi come i tessuti e la madreperla e nuove tecniche per dare forme e colori al vetro, al legno, alle ceramiche.
Ugo Nespolo, diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, laureato in Lettere Moderne, vive e lavora a Torino. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e ai poveristi. Mai legata in maniera assoluta a un filone particolare, la sua produzione si caratterizza subito per un'accentuata impronta ironica, trasgressiva e per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica.
Negli anni Settanta Nespolo si esprime anche attraverso il cinema: in particolare quello sperimentale. Gli attori sono gli amici artisti come Lucio Fontana, Enrico Baj, Michelangelo Pistoletto. Ai suoi film hanno dedicato ampie rassegne istituzioni culturali come il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Philadelphia Museum of Modern Art, la Filmoteka Polska di Varsavia, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Ferrara.
Negli anni Settanta incomincia anche la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento).
Gli anni Ottanta rappresentano il cuore del “periodo americano”: Ugo Nespolo trascorre parte dell’anno negli States e le strade, le vetrine, i venditori di hamburger di New York diventano i protagonisti dei suoi quadri.
Sono degli anni Novanta prestigiose collaborazioni artistiche come la campagna pubblicitaria per Campari, le scenografie e i costumi del Don Chisciotte di Paisiello, dell’Elisir d’Amore di Donizetti per il Teatro dell’Opera di Roma, itinerante all'Opera di Parigi, Losanna, Liegi e Metz; una personale alla Promotrice delle Belle Arti di Torino a cura della Regione Piemonte, la nomina a direttore artistico della Richard-Ginori; una mostra itinerante in America Latina. Nel '98 inizia la collaborazione con la storica vetreria d'arte Barovier & Toso di Murano per la quale Nespolo crea una serie di opere da esporre a Palazzo Ducale di Venezia.
Il nuovo millennio si apre con un’antologica al Palazzo Reale di Napoli e per l’Anno Giubilare Nespolo illustra un’edizione pregiata dell’Apocalisse. Un ritorno al cinema con FILM/A/TO, prodotto dall'Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino per la retrospettiva "Turin, berceau du cinéma italien" al Centre Pompidou di Parigi. Una personale a Fukui per "Italia in Giappone 2001".
Nel 2002 Nespolo viene nominato consulente e coordinatore delle comunicazioni artistiche nelle stazioni della costruenda Metropolitana di Torino.
Intenso il programma per il 2003: l’Alitalia inaugura la sede di New York con una personale di Nespolo; una mostra itinerante nei Paesi dell’Est; una mostra personale all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi; due personali per il Festival del Cinema di Locarno; una personale al Museo Nazionale Cinese di Pechino.
Inizia il 2004 con due personali: a Vilnius, Lituania, al Ciurlionis National Museum of Art ed a Canton, Cina, al Guang Dong Museum of Art di Guangzhou; una personale a Palazzo Doria, Loano, ed una al Moscow Museum of Modern Art, quindi al Museo dell’Accademia di San Pietroburgo.
Il 2005 inizia con una personale al Poldi Pezzoli di Milano, poi l’ideazione filmata di “Dentro e Fuori/un ritratto di Angelo Pezzana” per il Museo Nazionale del Cinema di Torino; l’illustrazione di “Mille e una Notte” in edizione pregiata; una personale al Museo del Mare di Genova; l’ideazione artistica di “Progetto Italiana”, filmato prodotto da Cinecittà, testimonial Giancarlo Giannini.
Nel 2006 realizza immagini video e vetrofanie per la Metropolitana di Torino, due mostre personali in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006; illustrazioni e filmato, di “Piú veloce dell'aquila”, favola sulla campionessa mondiale di sci Stefania Belmondo; “Casa d’Arte Ugo Nespolo”, rassegna di dipinti, vetri, tappeti, ceramiche e bronzi alla Galleria Bianconi di Milano.
Per il 53° Festival Puccini 2007 la Fondazione del Festival Pucciniano affida a Nespolo la realizzazione di scenografie e costumi di “Madama Butterfly” nonché di un filmato artistico sull’opera. Per il Comune di Siena l’artista disegna il “Drappellone” (Palio di Agosto 2007); “Superglance” per il Museo del Cinema di Torino, cortometraggio in collaborazione con il poeta Edoardo Sanguineti.
2008: a New York la personale “Points of view” (Galleria Walter Wickiser Inc.), cui fa seguito un prestigioso evento artistico antologico a tema filmografico presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino (Mole Antonelliana). Su invito della Direzione di Palazzo Grassi a Venezia partecipa con due opere alla mostra “Italics: Arte Italiana fra tradizione e rivoluzione, 1968-2008” organizzata in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea di Chicago.
Nel 2009 è la mostra Antologica “Nespolo, ritorno a casa” presso il Museo del Territorio Biellese, Biella; nella 76esima edizione Pitti Immagine Uomo di Firenze, il marchio Brooksfield sceglie l'intervento stilistico di Ugo Nespolo nelle collezioni e nella comunicazione; il Museo Nazionale del Bargello di Firenze dedica la sua 1ª Mostra d’Arte Contemporanea a Ugo Nespolo con una personale di 40 opere dal titolo Novantiqua (2009 – 2010).
Nel 2010 la Campari festeggia i suoi 150 anni di attività con l’arte di Ugo Nespolo alla Stazione Centrale di Milano; il Comune di Pontedera affida all’artista il “Cantiere Nespolo”, progetto di interventi effimeri ed opere permanenti in loco.
“Il Numero d’Oro” (Utet – De Agostini), libro d’artista realizzato da Nespolo in 425 esemplari e dedicato al tema della proporzione aurea, esposto al Museo Poldi Pezzoli di Milano, ha riscosso entusiasti ed apprezzati consensi di stampa e critica d’arte.
Giovedì 17 marzo 2011
Poetiche dell’invisibilità grave _ Tommaso Trini (scrittore e critico d’arte)
Giovedì 14 aprile 2011
Visioni acustiche _ Michela Garda (Facoltà di Musicologia di Cremona - Università di Pavia)
Giovedì 12 maggio 2011
Conversazione con Salvo _ Salvo (artista)
17
febbraio 2011
Vedere: il senso dello sguardo #3
17 febbraio 2011
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE AMBROSETTI – PALAZZO PANELLA
Palazzolo Sull'oglio, Via Giacomo Matteotti, 53, (Brescia)
Palazzolo Sull'oglio, Via Giacomo Matteotti, 53, (Brescia)
Vernissage
17 Febbraio 2011, ore 21
Autore
Curatore