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Venanzio Zolla
Il ciclo di mostre «Dalla scuola di Grosso», si apre con la retrospettiva dedicata a Venanzio Zolla (Colchester, Inghilterra 1880 – Torino 1961) che rappresenta la testimonianza di una esperienza pittorica dalle misurate cadenze figurative
Comunicato stampa
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Tre mostre in rapida successione, dedicate a tre allievi dell’Accademia Albertina intorno al 1900, quando il maestro più noto ma non l’unico è Giacomo Grosso. Tre eventi espositivi che si propongono di illustrare una situazione storica di notevole interesse, tanto per la città, che sta vivendo una profonda trasformazione sociale ed economica, quanto per l’arte torinese, che cerca un rinnovamento ancora prima dell’arrivo di Felice Casorati.
Il ciclo di mostre «Dalla scuola di Grosso», si apre con la retrospettiva dedicata a Venanzio Zolla (Colchester, Inghilterra 1880 - Torino 1961) che rappresenta la testimonianza di una esperienza pittorica dalle misurate cadenze figurative.
Un artista che, allievo di Giacomo Grosso all’Accademia Albertina, ha vissuto e lavorato tra Maidstone nel Kent (Inghilterra) e Torino, tra il delicato ritratto della moglie «Blanche», musicista, e quello dedicato al figlio «Elémire», scrittore e filosofo. Invitato alle Biennali Internazionali di Venezia del 1920 e 1922 e alle Quadriennali di Torino, alle mostre della Royal Academy of Arts di Londra e Walker Art Gallery di Liverpool, Zolla affida a meditate nature morte, soffusi interni e piacevoli paesaggi inglesi, parigini e veneziani, un dipingere rasserenante e sensibile al variare della luce e delle stagioni come in «Strada sotto la neve/ Via Pesaro sotto la neve» del 1956.
E con «Wedding Cakes» (1907), «Mio padre» (1913) e «Dolores» (1952), l’esposizione presenta la documentazione del Centro Conservazione e Restauro «La Venaria Reale» relativa al restauro delle opere «Ritratto di Blanche», «Ritratto di Eda Doris» e «Natura morta con mele», che segnano il cammino di una pittura ospitata alla «Promotrice» al Valentino e al Circolo degli Artisti di Torino.
Il ciclo di mostre «Dalla scuola di Grosso», si apre con la retrospettiva dedicata a Venanzio Zolla (Colchester, Inghilterra 1880 - Torino 1961) che rappresenta la testimonianza di una esperienza pittorica dalle misurate cadenze figurative.
Un artista che, allievo di Giacomo Grosso all’Accademia Albertina, ha vissuto e lavorato tra Maidstone nel Kent (Inghilterra) e Torino, tra il delicato ritratto della moglie «Blanche», musicista, e quello dedicato al figlio «Elémire», scrittore e filosofo. Invitato alle Biennali Internazionali di Venezia del 1920 e 1922 e alle Quadriennali di Torino, alle mostre della Royal Academy of Arts di Londra e Walker Art Gallery di Liverpool, Zolla affida a meditate nature morte, soffusi interni e piacevoli paesaggi inglesi, parigini e veneziani, un dipingere rasserenante e sensibile al variare della luce e delle stagioni come in «Strada sotto la neve/ Via Pesaro sotto la neve» del 1956.
E con «Wedding Cakes» (1907), «Mio padre» (1913) e «Dolores» (1952), l’esposizione presenta la documentazione del Centro Conservazione e Restauro «La Venaria Reale» relativa al restauro delle opere «Ritratto di Blanche», «Ritratto di Eda Doris» e «Natura morta con mele», che segnano il cammino di una pittura ospitata alla «Promotrice» al Valentino e al Circolo degli Artisti di Torino.
02
marzo 2018
Venanzio Zolla
Dal 02 marzo al 02 aprile 2018
arte moderna
Location
PINACOTECA ALBERTINA
Torino, Via Dell'accademia Albertina, 8, (Torino)
Torino, Via Dell'accademia Albertina, 8, (Torino)
Biglietti
intero € 7,00; ridotto € 5,00 bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, studenti universitari fino ai 26 anni, convenzioni; gratuito under 6 anni, insegnanti, possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.30). Chiuso il mercoledì
Vernissage
2 Marzo 2018, ore 18
Autore
Curatore