Sono molte le Istituzioni veneziane, gli studiosi e gli amici di Renato Polacco che, in diverso modo, hanno inteso celebrare la figura dello studioso scomparso lo scorso anno.
Abbiamo creduto giusto celebrare l'amico, il maestro ed il compagno di studi, organizzando un convegno dal titolo "Venezia. Arti e Storia", incentrato sul rapporto di Venezia con la cultura storica e artistica, spaziando dalla tarda antichità ai giorni nostri con l'approccio trasversale a Lui tanto caro.
Sul palco si alterneranno una trentina di relatori, con interventi necessariamente snelli, volti a celebrare - come detto- l'uomo ed i suoi interessi. Il simposio sarà ospitato, grazie alla sensibilità della Soprintendente beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Venezia e Laguna, che collabora alla realizzazione del convegno, nella Sala del Piovego di Palazzo Ducale nel pomeriggio di venerdì 3, ore 17.00-18.30 e nell'intera giornata di sabato 4 dicembre 2004, 9.30-12.45 e 14.30-18.30.
Il convegno è aperto al pubblico.
RENATO POLACCO si è laureato con Sergio Bettini nel 1964, studiando anche con Paolo Lino Zovatto: sarà proprio questo studioso ad influenzare maggiormente il giovane Polacco. Dopo la laurea insegna a Padova ed a Venezia: qui si dedica inizialmente a studi su Torcello (Sculture paleocristiane e altomedievali di Torcello, 1976), coprendo poi negli anni a venire molti diversi aspetti dell'arte, della storia e della cultura medioevale veneta. Tra i tanti interessi dello studioso prevale di gran lunga quello per San Marco, la Basilica d’oro (titolo del testo che pubblicò nel 1991). Per quasi quarant'anni, di San Marco analizzò i problemi archeologici e architettonici, le questioni di cronologia, la decorazione musiva, le sculture, il pavimento, le porte bronzee, la Pala d’Oro (a cui dedicò l’aggiornamento dell’Hahnloser nel 1994). Fu proprio lui a curare, nello storico convegno per le Celebrazioni Marciane del 900° anniversario di dedicazione della Basilica di San Marco, le sezioni della storia dell'arte marciana riguardanti i mosaici, le sculture, il tesoro e gli arazzi. Era ben noto e gradito anche al più vasto pubblico per la sua assidua collaborazione con altre istituzioni culturali, tra le quali merita ricordare almeno l'Università Popolare e, sopratutto, gli Amici dei Musei e dei Monumenti Veneziani.